Page 37 - Prediche di Meister Eckhart
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Homo quidam nobilis
Questo testo è scritto nel Vangelo, e significa in volgare: Vi fu un uomo
nobile che partì per un paese straniero, lontano da lui, e ritornò più ricco.
Ora si legge in un Vangelo che il Cristo ha detto: Nessuno può essere mio
discepolo se non mi segue; se non ha abbandonato se stesso, non
mantenendo nulla per sé; e questi ha tutto, perché non aver nulla è aver
tutto. Ma sottomettersi a Dio col desiderio e col cuore, porre totalmente la
propria volontà nella volontà di Dio e non rivolgere lo sguardo al creato:
chi è così uscito da se stesso, sarà veramente reso a se stesso.
La bontà in sé non quieta l’anima... Se Dio mi desse qualcosa senza la sua
volontà, io non vi farei attenzione; infatti la più piccola cosa che Dio mi dà
con la sua volontà, questa mi rende felice.
Tutte le creature sono uscite dalla volontà di Dio. Se potessi desiderare
soltanto la bontà di Dio, questa volontà sarebbe così nobile che lo Spirito
santo direttamente ne fluirebbe. Ogni bene fluisce dalla sovrabbondanza
della bontà divina. Sì, la volontà di Dio non ha sapore per me che nella
Unità, nella quale la bontà di tutte le creature ha la sua quiete in Dio; là
dove questa stessa bontà riposa come nel suo fine supremo, come tutto
quello che ha avuto vita ed essere; è là che tu devi amare lo Spirito santo,
come esso è nell’Unità, non in se stesso, ma là dove è gustato insieme alla
bontà di Dio, unicamente nell’Unità, da dove ogni bontà sgorga dalla
sovrabbondanza della grazia divina. Quest’uomo ritorna in se stesso più
ricco di quando partì. Chi fosse così uscito da se stesso, sarebbe reso a se
stesso in modo più vero, e tutte le cose abbandonate nella molteplicità gli
sono del tutto rese nella semplicità, giacché egli ritrova se stesso e tutte le
cose nell’istante presente della Unità. E chi fosse così uscito da se stesso,
tornerebbe in se stesso molto più nobile di quando era uscito. Quest’uomo
vive allora in una perfetta libertà e in una pura nudità, giacché non deve
sottostare a nulla né prendere nulla, né poco né molto; infatti tutto quello
che è bene proprio di Dio è bene suo proprio.
Il sole corrisponde a Dio: la più alta parte della sua insondabile profondità
risponde al supremo abbassarsi nella profondità dell’umiltà. Sì, e perciò
l’uomo umile non ha bisogno di chiedere a Dio, ma può comandare a Dio;
infatti la altezza della Divinità non può considerare nulla se non nella
profondità dell’umiltà, l’uomo umile e Dio essendo uno e non due. Questo
uomo umile ha Dio in suo potere, quanto Dio ha potere su se stesso, e tutto
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