Page 36 - Prediche di Meister Eckhart
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all’angelo di andare a togliere i bruchi da un albero, l’angelo sarebbe
pronto a farlo, e questa sarebbe la sua beatitudine, e la volontà di Dio.
L’uomo che si è così fissato nella volontà di Dio, non vuole altro che Dio e
la volontà di Dio. Se fosse malato, non vorrebbe essere sano. Ogni pena è
per lui una gioia, ogni molteplicità è per lui semplicità ed unità, se è
veramente fisso nella volontà di Dio. Sì, se a ciò fosse anche legato un
tormento dell’inferno, questo sarebbe per lui gioia e beatitudine. Egli è
libero, uscito da se stesso, e deve liberarsi da tutto quel che deve ricevere.
Se il mio occhio deve vedere il colore, deve essere libero da ogni colore. Se
vedo un colore azzurro o bianco, la visione del mio occhio che vede il
colore, quello stesso che vede. è identico a quel che è visto dall’occhio.
L’occhio nel quale io vedo Dio, è lo stesso occhio in cui Dio mi vede;
l’occhio mio e l’occhio di Dio non sono che un solo occhio, una sola
visione, una sola conoscenza, un solo amore.
L’uomo che si è così fissato nell’amore di Dio deve essere morto a se stesso
ed a tutte le cose create, in guisa tale da non fare attenzione a se stesso più
che a chi è lontano oltre mille miglia. Questo uomo permane nella
uguaglianza, permane nella unità sempre completamente uguale: non vi è
in lui alcuna disuguaglianza. Questo uomo deve avere rinunciato a se
stesso ed a tutto il mondo. Se ci fosse un uomo a cui il mondo intero
appartenesse, e se egli lo abbandonasse, per Dio, così come lo ha avuto,
Nostro Signore gli restituirebbe questo mondo tutto intero, ed in più la
vita eterna. E se un altro uomo, che ha soltanto una volontà buona,
pensasse: Signore, se fossi padrone di questo mondo, ed anche di un
mondo diverso, ed ancora di un altro - che fanno tre -, e se questo uomo
avesse questo desiderio: Signore, io voglio rinunciarvi, come a me stesso,
così come li ho ricevuti da te - allora Dio darebbe a questo uomo come se
egli avesse davvero tutto donato con la sua mano. Un altro uomo, che non
avesse assolutamente nulla di corporeo o di spirituale a cui rinunciare né
da donare, avrebbe rinunciato più di tutti. Tutto sarebbe donato a chi
rinunciasse a se stesso assolutamente, anche per un solo istante. E se un
uomo fosse stato nel distacco per venti anni, ma riprendesse se stesso
anche per un solo attimo, non sarebbe ancora distaccato. L’uomo che ha
abbandonato, che si è distaccato, e che non guarda più assolutamente a ciò
che ha abbandonato, e permane costante, immutabile ed impassibile in se
stesso, soltanto quest’uomo è distaccato.
Che Dio e la Saggezza eterna ci aiutino a rimanere così costanti ed
immutabili, come l’eterno Padre. Amen.
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