Page 29 - Prediche di Meister Eckhart
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ritorna, tutto quello che era in lui per natura, è completamente in lui per
                  grazia.  E  tanto  si  è  liberato  con  le  buone  opere,  mentre  era  in  peccato
                  mortale, altrettanto compie un progresso verso l’unione con Dio, che non
                  avrebbe  potuto  fare  se  non  si  fosse  prima  liberato  grazie  alle  opere,
                  quando  era  in  peccato  mortale.  È  necessario  impiegare  del  tempo  per
                  compiere  questo  abbandono.  Ma  chi  si  è  liberato  nel  tempo  passato,
                  quando era in peccato mortale, ha guadagnato per sé il tempo in cui ora è
                  libero. E così neppure il tempo è perduto, in cui ora è libero, perché egli ha
                  guadagnato  questo  tempo  e  può  operare  in  esso  altre  opere,  che  lo
                  uniscono ancora di più a Dio. I frutti delle  azioni che egli ha compiuto
                  nello spirito, permangono nello spirito e sono spirito con lo spirito. Se là
                  sono  le  opere  e  il  tempo,  allora  vive  lo  spirito  a  partire  dal  quale
                  avvennero,  e  vive  il  frutto  delle  opere,  sciolto  dal  tempo  e  dall’opera,
                  pieno di grazia, così come lo spirito è pieno di grazia.


                  Così  abbiamo  spiegato  il  senso  della  mia  affermazione,  come  è
                  indubitabilmente  vera.  E  a  tutti  quelli  che  la  contraddicono  già  ho  a
                  sufficienza risposto, e non ci faccio alcun caso, perché quello che ho detto è
                  vero, e la verità stessa lo dice. Se essi capissero cosa è spirito, e cosa l’opera
                  e il tempo sono in se stessi, e in qual modo l’opera sta in relazione con lo
                  spirito, non affermerebbero affatto che una qualsiasi opera buona o buon
                  comportamento possano andare o siano andati perduti. Se anche l’opera
                  se ne va col tempo e viene annientata, quando essa è in relazione con lo
                  spirito  nel  suo  essere,  non  viene  mai  distrutta.  Questa  relazione  non  è
                  niente  altro  che  il  fatto  che  lo  spirito  viene  reso  libero  attraverso  il
                  comportamento tenuto nelle opere. Questa è la potenza dell’opera, per cui
                  l’opera avvenne. E questa permane nello spirito, non è mai uscita da esso,
                  e può svanire tanto poco quanto lo spirito in se stesso; infatti lo spirito è
                  quella  stessa  potenza.  E  dunque,  chi  avesse  compreso  questo,  come
                  potrebbe  dire  che  una  qualche  buona  opera  sia  mai  andata  perduta,
                  mentre lo spirito ha il proprio essere e vive nella nuova grazia?


                  Dio ci aiuti a divenire Uno spirito con lui, e ad essere trovati nella grazia.
                  Amen.





                  Impletum est tempus Elizabeth

                  Il tempo di Elisabetta si compì, ed ella mise al mondo un figlio. Giovanni è
                  il suo nome. Allora la gente disse: quale prodigio sarà di questo bambino?
                  perché la mano di Dio è con lui.



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