Page 25 - Prediche di Meister Eckhart
P. 25

Padre  proferisce  razionalmente  in  fecondità  la  sua  natura  propria
                  totalmente  nella  sua  Parola  eterna.  Non  proferisce  la  Parola
                  volontariamente, come un atto di volontà, come quando qualcosa è detta o
                  fatta dalla facoltà del volere e, grazie a essa, la si può anche omettere, se si
                  vuole. Non stanno così le cose per il Padre e la sua Parola eterna: anzi, che
                  lo voglia o no, deve proferire questa Parola e generarla incessantemente,
                  giacché  essa  è  con  il  Padre  naturalmente  come  una  radice  della  Trinità
                  nell’intera natura del Padre, come lo è il Padre stesso. Vedete, per questo il
                  Padre proferisce questa Parola in conformità della sua volontà e non per
                  volontà, conformemente alla sua natura e non per natura. In questa Parola
                  il Padre proferisce il mio spirito, il tuo spirito e lo spirito di ogni uomo,
                  uguale a questa stessa Parola. In questo medesimo proferire tu e io siamo
                  naturalmente figli di Dio come quella stessa Parola. Infatti, come ho detto
                  prima, il Padre non conosce che questa stessa Parola e se stesso e tutta la
                  natura divina e tutte le cose in questa stessa Parola, e tutto quello che vi
                  conosce è uguale alla Parola ed è naturalmente la stessa Parola nella verità.
                  Quando il Padre ti dona e manifesta questa conoscenza, ti dona la sua vita,
                  il suo essere, la sua divinità, completamente, in assoluta verità. In questa
                  vita terrena il padre fisico comunica al figlio la natura, ma non gli dà la
                  propria  vita  né  il  suo  proprio  essere,  giacché  il  figlio  ha  una  vita  e  un
                  essere diversi da quelli del padre. Lo si capisce da quanto segue: il padre
                  può morire e il figlio vivere, oppure il figlio può morire e il padre vivere.
                  Se  avessero  entrambi  una  sola  vita  e  un  solo  essere,  dovrebbero
                  necessanamente  vivere  o  morire  insieme,  dato  che  la  vita  e  l’essere  di
                  entrambi  sarebbero  uno  solo.  Ma  non  è  così.  Perciò  ciascuno  di  essi  è
                  estraneo  all’altro,  sono  separati  l’un  l’altro  nella  vita  e  nell’essere.  Se
                  prendo del fuoco da un luogo e lo metto in un altro luogo, in quanto fuoco
                  è  separato,  anche  se  è  ugualmente  fuoco:  uno  può  bruciare  e  l’altro
                  spegnersi, o viceversa, e perciò non è né uno né eterno. Ma, come ho detto
                  prima, il Padre celeste ti dona la sua Parola eterna e in questa stessa Parola
                  ti dona la sua vita e il suo essere e la sua Divinità, assolutamente, perché il
                  Padre e il Verbo sono due Persone e una sola vita e un solo essere indiviso.
                  Quando  il  Padre  ti  accoglie  in  questa  stessa  luce,  perché  tu  conosca  e
                  contempli questa luce in questa luce nello stesso modo in cui Egli conosce
                  se stesso e tutte le cose secondo la sua potenza paterna in questa Parola - la
                  stessa Parola secondo ragione e verità, come ho detto -, ti dona anche il
                  potere di generare con Lui stesso te stesso e tutte le cose, e ti dona la sua
                  stessa potenza, proprio come alla Parola stessa. Allora insieme al Padre,
                  nella potenza del Padre, tu generi incessantemente te stesso e tutte le cose
                  in un ora presente.







                                                                                                     23
   20   21   22   23   24   25   26   27   28   29   30