Page 22 - Prediche di Meister Eckhart
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in tutti i suoi movimenti, direi: la quiete. Se mi si domandasse, in quarto
luogo, cosa cercano tutte le creature in ogni loro naturale tendenza e
movimento, risponderei: la quiete.
In primo luogo dobbiamo constatare e riconoscere che il volto divino della
divina natura rende folle e insensato il desiderio che ogni anima ha di lui,
per poterlo attrarre fino a sé. Infatti Dio gusta tanto la natura divina, che è
la quiete, ed essa gli piace tanto, che egli l’ha portata fuori di sé per
stimolare il desiderio naturale di tutte le creature ed attirarle a sé. Il
creatore non cerca soltanto la sua propria quiete nel fatto di averla portata
fuori di sé e impressa in tutte le creature, ma cerca anche di riportare con
sé tutte le creature nella loro prima origine, che è la quiete. Inoltre, Dio
ama anche se stesso in tutte le creature. Nello stesso modo in cui egli cerca
l’amore per se stesso in tutte le creature, cerca anche in esse la sua propria
quiete.
In secondo luogo, cerca quiete la santa Trinità. Il Padre cerca quiete nel
Figlio, nel fatto di avere effuso e formato in lui tutte le creature, ed
entrambi cercano quiete nello Spirito santo, nel fatto che esso è uscito da
entrambi, come eterno incommensurabile amore.
In terzo luogo cerca quiete l’anima in ogni sua potenza e movimento, che
l’uomo lo sappia o no. L’uomo non apre o chiude gli occhi una sola volta,
senza cercare in ciò la quiete; o vuole allontanare da sé qualcosa che lo
ostacola, o trarre a sé qualcosa ove trovare la quiete. L’uomo compie tutte
le sue opere per questi due motivi. Ho già detto spesso che l’uomo non
potrebbe trovare gioia o piacere in alcuna creatura, se non vi fosse in essa
somiglianza con Dio. Quello che amo è ciò in cui trovo maggior
somiglianza con Dio. Ma nessuna creatura è così somigliante a Dio come la
quiete. In terzo luogo dobbiamo sapere come deve essere l’anima in cui
Dio vuole trovare pace. Deve essere pura. Come diviene pura l’anima?
Tenendosi alle cose spirituali. In tal modo viene elevata. Quanto più viene
elevata, tanto più pura diviene nella sua devozione, e quanto più pura
diviene nella sua devozione, tanto più forti divengono le sue opere. Un
maestro dice a proposito delle stelle: quanto più esse brillano vicino alla
terra, tanto più deboli sono nelle loro operazioni, giacché non si trovano
alla giusta distanza. Quando invece giungono alla giusta distanza, stanno
al punto più alto, non si possono vedere dalla terra, ma tuttavia la loro
azione sulla terra è più forte che mai. Sant’Anselmo dice all’anima:
allontanati un poco dalla inquietudine delle opere esteriori. In secondo
luogo: fuggi e nasconditi dal tumulto dei pensieri interiori, che portano
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