Page 18 - Prediche di Meister Eckhart
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Io dico inoltre: se l’anima deve conoscere Dio, deve anche obliare se stessa
e perdersi; perché non vede e conosce Dio, finché vede e conosce se stessa.
Se invece si perde per amor di Dio e rinuncia a tutte le cose, allora ritrova
se stessa in Dio. Mentre conosce Dio, conosce se stessa e tutte le cose, da
cui si è separata, in modo perfetto in Dio. Se devo conoscere davvero il
sommo bene o l’eterna bontà, devo conoscerla là dove essa è la bontà in sé,
non dove è divisa. Se devo conoscere davvero l’essere, devo conoscerlo
dove è l’essere in se stesso, ovvero in Dio; non dove è diviso, nelle
creature.
In Dio soltanto è l’intero essere divino. In un uomo non è l’intera umanità,
perché un uomo non è tutti gli uomini. Ma in Dio l’anima conosce l’intera
umanità, e tutte le cose nel grado più alto, perché le conosce secondo
l’essere.
Un uomo, che abiti in una casa ben dipinta, la conosce certo meglio di un
altro, che non vi è mai stato e che, tuttavia, ne volesse parlare a lungo.
Nello stesso modo io sono certo, come son certo di vivere e che Dio vive,
che l’anima deve conoscere Dio al di sopra del tempo e dello spazio, se
davvero deve conoscerlo. Una tale anima conosce Dio e sa quanto vicino è
il suo regno, ovvero Dio con tutta la sua ricchezza. I maestri sollevano
molte questioni nella scuola a proposito di come sia possibile che l’anima
conosca Dio. Non deriva dalla giustizia o dal rigore di Dio il fatto che egli
molto esiga dall’uomo; deriva dalla sua grande liberalità, perché egli vuole
che l’anima si allarghi, per poter ricevere molto, e perché molto le possa
dare.
Nessuno deve credere che sia difficile giungere a questo punto, per quanto
suoni difficile e difficile sia all’inizio e nel distaccarsi e morire a tutte le
cose. Ma quando si è un po’ pratici, allora non v’è vita più facile, piacevole
ed amabile. Dio è infatti molto premuroso di essere sempre accanto
all’uomo, e lo istruisce per condurlo a sé, se quello vuole seguirlo. Mai un
uomo ha desiderato qualcosa tanto quanto Dio desidera portare l’uomo a
conoscerlo. Dio è sempre pronto; noi invece siamo poco pronti; Dio è
vicino a noi; noi invece siamo lontani da lui; Dio è all’interno, noi invece
siamo all’esterno; Dio è in noi in casa propria, ma noi siamo in un paese
straniero.
Il profeta dice: “Dio conduce i giusti per uno stretto sentiero nell’ampia
strada, perché giungano nell’ampiezza e nella larghezza”; che significa:
nella vera libertà dello spirito, che è diventato un solo spirito con Dio.
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