Page 16 - Prediche di Meister Eckhart
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sta nel fatto che l’uomo conosce e sa il bene più alto, che è Dio stesso. Io ho
                  nell’anima una potenza che è assolutamente recettiva di Dio. Io sono certo,
                  come del fatto di vivere, che niente mi è così vicino come Dio. Dio è a me
                  più vicino, di quanto io lo sia a me stesso; il mio essere dipende dal fatto
                  che Dio è a me vicino e presente. Lo è anche ad una pietra o al legno, ma
                  essi non lo sanno. Se il legno sapesse di Dio, e conoscesse quanto egli è
                  vicino, così come lo sa il più alto degli angeli, il legno sarebbe altrettanto
                  beato quanto l’angelo più alto. Perciò l’uomo è più beato di una pietra o
                  del legno perché egli conosce Dio e sa quanto Dio gli è vicino. Ed è beato
                  quanto più conosce ciò, e quanto meno lo conosce, tanto meno è beato.
                  Non è beato per il fatto che Dio è in lui e a lui così vicino e che egli ha Dio,
                  ma per il fatto che egli conosce quanto Dio gli è vicino, e che egli sa di Dio.
                  Un tale uomo saprà “che il regno di Dio è vicino”.


                  Il profeta dice nel salterio: “Non dovete essere ignoranti come un mulo o
                  un cavallo”. Un’altra parola la dice il patriarca Giacobbe: “Veramente, Dio
                  è in questo luogo, e io non lo sapevo”. Si deve sapere di Dio, e riconoscere
                  “che il regno di Dio è vicino”.


                  Quando  penso  al  regno  di  Dio,  rimango  spesso  ammutolito  per  la  sua
                  grandezza. Perché il regno di Dio è Dio stesso con la sua intera ricchezza.
                  Non è  una piccola  cosa  il  regno  di  Dio:  se  ci  si  rappresentassero  tutti  i
                  mondi che Dio può creare, questo non è il regno di Dio! Sono solito dire
                  talvolta una parola: l’anima, in cui il regno di Dio appare e che riconosce
                  vicino  a  sé  il  regno  di  Dio,  non  ha  bisogno  di  ascoltare  prediche  o
                  insegnamenti: da quello ha già ricevuto insegnamento, e  l’assicurazione
                  della vita eterna. Chi sa e riconosce quanto vicino gli è il regno di Dio, può
                  dire con Giacobbe: “Dio è in questo luogo, e io non lo sapevo”, ma ora lo
                  so.


                  Dio è ugualmente vicino in tutte le creature. Il sapiente dice: Dio ha steso
                  le  sue  reti  e  le  sue  funi  su  tutte  le  creature,  perché  si  possa  trovarlo  in
                  ciascuna  di  esse  e  riconoscerlo,  se  solo  si  vuole  percepirlo.  Un  maestro
                  dice: conosce Dio rettamente chi lo riconosce in modo identico in tutte le
                  cose. Io ho detto già una volta: che si serva Dio nel timore, è bene; che lo si
                  serva  per  amore,  è  meglio;  ma  che  l’uomo  possa  concepire  l’amore  nel
                  timore,  questa  è  la  cosa  migliore  di  tutte.  Che  un  uomo  abbia  una  vita
                  tranquilla e quieta in Dio, è bene; che sopporti con pazienza una vita piena
                  di affanni, è meglio; ma la cosa migliore di tutte è avere pace negli affanni.
                  Un uomo va nel campo, dice la sua preghiera e conosce Dio; oppure è in
                  chiesa e conosce Dio: se conosce meglio Dio per il fatto di trovarsi in un




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