Page 76 - Perché un Dio Uomo
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E siccome furono vere la fede e la profezia che riguardavano il Cristo, il quale dove-
va volontariamente e non necessariamente morire, bisognava che così avvenisse in
virtù di questa necessità susseguente e non causante. Per questa si fece uomo; per
questa compì e patì tutto quello che fece e patì; per questa volle tutto quanto volle.
Quindi questi fatti avvennero necessariamente perché sarebbero avvenuti perché
avvennero; avvennero perché avvennero.
Se vuoi conoscere la vera necessità di tutto ciò che fece e patì, sappi che tutto avven-
ne necessariamente perché lo volle. Però la sua volontà non fu preceduta da alcuna
necessità. Se dunque questi fatti si compirono perché lui volle, se egli non avesse vo-
luto non si sarebbero verificati. Conseguentemente nessuno gli tolse l’anima, ma lui
stesso se ne spogliò e di nuovo la prese, perché aveva il potere «di dare la sua anima
e di riprenderla» come egli stesso dice (Gv 10, 18).
Bosone – Mi hai accontentato, dimostrandomi che non si può provare che egli abbia
subito la morte per necessità, e non mi pento d’essermi mostrato importuno per far-
telo fare.
Anselmo – Penso d’avere mostrato con una ragione sicura come Dio abbia assunto
dalla massa peccatrice una natura umana senza peccato. Ma, a mio avviso, non si
deve negare che ne esiste un’altra oltre quella che abbiamo esposto, tenendo pure
presente che Dio può fare ciò che l’intelligenza dell’uomo non può comprendere.
Ma siccome la ragione esposta mi sembra sufficiente e siccome, se ne volessi cercare
un’altra, dovrei di necessità spiegare che cosa è il peccato originale e come si propa-
ga dai primi uomini a tutto il genere umano – eccezion fatta per l’uomo di cui par-
liamo – e sfiorare certe altre questioni che da sole reclamano un trattato, acconten-
tiamoci di quella esposta e proseguiamo a spiegare quanto ci rimane dell’opera co-
minciata.
Bosone – Come vuoi, ma a condizione che un giorno, con l’aiuto di Dio, riprenderai,
come cosa dovuta, la spiegazione di questa ragione che ora non vuoi esporre.
Anselmo – Non rifiuto ciò che chiedi, perché coltivo anch’io questo desiderio. Ma
poiché non sono certo del futuro, non oso promettere e mi affido al volere divino.
18. LA MORTE DI CRISTO DÀ SODDISFAZIONE A DIO PER I PECCATI DE-
GLI UOMINI. IN CHE SENSO CRISTO DOVETTE E NON DOVETTE PATIRE
Anselmo – Ma dimmi ora che cosa ti sembra si debba rispondere alla questione che
hai proposto all’inizio e che ne ha richiamate molte altre.