Page 81 - Perché un Dio Uomo
P. 81
O chi più giustamente costituirà eredi di un diritto del quale non ha bisogno, e della
sua sovrabbondante pienezza se non i suoi parenti e fratelli – che vede consumarsi
nel bisogno e nel profondo della miseria, vincolati da tanti e tali debiti – così da con-
donare il debito contratto con i peccati e da dare loro quello di cui i peccati li hanno
privati.
Bosone – Il mondo non può udire nulla di più ragionevole, dolce e desiderabile. E
questo mi riempie di tanta fiducia che non posso più dire di quanta gioia s’allieta il
mio cuore. Mi sembra infatti che Dio non rigetti alcun uomo che si avvicini a lui sot-
to questo nome.
Anselmo – È proprio così, purché si avvicini come si deve. Come poi ci si debba avvi-
cinare alla partecipazione di tanta grazia e come si debba vivere sotto di essa, ce lo
insegna a ogni passo la Sacra Scrittura, che è fondata sopra la solida verità come so-
pra robusto fondamento – che con l’aiuto di Dio abbiamo potuto in qualche modo
intravedere.
Bosone – Veramente ciò che viene edificato sopra questo fondamento ha le basi sulla
solida pietra (cf Lc 6, 48).
Anselmo – Penso d’aver soddisfatto abbastanza alla tua questione. Veramente uno
più dotato di me lo potrebbe fare in maniera più completa. Esistono infatti altre ra-
gioni più profonde e più numerose di quelle che la mia o la mortale intelligenza
possano comprendere intorno a questo mistero.
È chiaro anche che Dio non aveva alcun bisogno di fare quello che abbiamo spiega-
to, ma l’immutabile verità così esigeva. Sebbene infatti si dica che ciò che
quell’uomo fece, lo fece Dio a causa dell’unità della persona, tuttavia Dio non aveva
bisogno di scendere dal cielo per vincere il diavolo né di lottare contro di lui secon-
do le leggi della giustizia per liberare l’uomo; ma Dio esigeva che l’uomo vincesse il
diavolo e che colui che peccando aveva offeso Dio pagasse secondo giustizia. Al
diavolo, Dio non doveva che la punizione, e anche l’uomo non gli doveva che il con-
traccambio, cioè: essendo stato vinto da lui, doveva vincerlo a sua volta. Però tutto
quello che si esigeva dall’uomo, l’uomo lo doveva a Dio e non al diavolo.
20. GRANDEZZA E GIUSTIZIA DELLA MISERICORDIA DI DIO
Anselmo – La misericordia di Dio che ti sembrava negata quando approfondivamo la
giustizia divina e il peccato dell’uomo, la ritroviamo ora così grande e così armoniz-
zata con la giustizia, che non la si può pensare più grande e più giusta. Infatti quale
condotta può essere più misericordiosa di quella del Padre che dice al peccatore