Page 82 - Perché un Dio Uomo
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condannato a tormenti eterni e privo di ciò che potrebbe salvarlo: «Prendi il mio U-
              nigenito e offrilo per te»; mentre il Figlio a sua volta gli dice: «Prendimi e salvati»?

              È questo che essi ci dicono quando ci chiamano e attirano alla fede cristiana. Che co-
              sa infatti di più giusto che colui a cui viene dato un prezzo più grande di ogni debito
              rimetta ogni debito, posto che il dono gli sia dato con i dovuti sentimenti?



              21. È IMPOSSIBILE CHE IL DIAVOLO SI RICONCILI CON DIO


              Anselmo – Se attentamente consideri la redenzione umana, capirai che la riconcilia-
              zione del diavolo, sulla quale mi hai interrogato, è impossibile. Come infatti l’uomo
              non poté essere riconciliato che per mezzo di un uomo-Dio – che poté morire e con
              la  sua  giustizia  restituire  a  Dio  ciò  che  questi  aveva  perduto  a  causa  del  peccato
              dell’uomo – così gli angeli dannati non potrebbero venire salvati che da un angelo-
              Dio, che possa morire e che per la sua giustizia ridoni a Dio ciò che i peccati degli al-
              tri gli hanno tolto.

              E come l’uomo non doveva essere rialzato da un altro uomo, che non appartenesse
              alla stessa schiatta benché della medesima natura; così nessun angelo  deve essere
              salvato da un altro angelo perché, sebbene essi siano tutti della stessa natura, non
              sono anche della stessa schiatta come gli uomini. Infatti gli angeli non discendono
              da un solo angelo, come gli uomini da un solo uomo.

              C’è anche un’altra ragione che impedisce la loro restaurazione, e cioè: come caddero
              senza che qualcuno recasse loro danno o facilitasse la loro caduta, così devono rial-
              zarsi senza l’aiuto di alcuno. E questo è impossibile per loro. Infatti non possono es-
              sere  rimessi  nella  dignità  che  dovevano  avere,  poiché  se  non  avessero  peccato  a-
              vrebbero perseverato nella verità (cf Gv 8, 44) senza l’aiuto altrui e con la potenza
              che avevano ricevuto. Quindi se qualcuno pensasse che un giorno la redenzione del
              nostro Salvatore deve abbracciare anche loro, ha qui le prove con le quali può ragio-
              nevolmente convincersi che irragionevolmente si sbaglierebbe. E questo non lo dico
              perché il valore della sua morte non superi in eccellenza tutti i peccati degli uomini
              e degli angeli, ma perché una ragione immutabile si oppone alla salvezza degli an-
              geli caduti.




              22.  LA  VERITÀ  DEL  VECCHIO  E  DEL  NUOVO  TESTAMENTO  È  PROVATA
              DA CIÒ CHE È STATO DETTO


              Bosone – Tutto ciò che affermi mi sembra ragionevole e tale da non poter essere con-
              traddetto da nulla. Anzi con la soluzione della sola questione che abbiamo proposto
              vedo provato tutto ciò che è contenuto nel Nuovo e nel Vecchio Testamento. Infatti
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