Page 40 - Perché un Dio Uomo
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Anselmo – Supponiamo che tu non sia debitore di tutte quelle cose che ora hai enu-
              merato  dicendo  di  poterle  dare,  e  vediamo  se  sono  sufficienti  alla  soddisfazione
              d’un peccato così piccolo come uno sguardo contrario alla volontà di Dio.

              Bosone – Se non ti udissi porre in questione questo punto, penserei di cancellare que-
              sto peccato con un solo atto di compunzione.

              Anselmo – Se non hai ancora riflettuto quanto sia grave il peccato.


              Bosone – Mostramelo ora.

              Anselmo  –  Supponiamo  che  tu  ti  veda  alla  presenza  di  Dio  e  qualcuno  ti  dica:
              «Guarda là» e Dio invece: «Non voglio assolutamente che tu guardi». Cerca tu stes-
              so nel tuo cuore quale cosa mai, tra tutto ciò che esiste, potrebbe obbligarti a gettare
              quello sguardo contrariamente alla volontà di Dio.

              Bosone – Non trovo nulla che mi possa obbligare, a meno che non sia posto in una
              necessità che mi costringa a fare questo o a fare un peccato maggiore.

              Anselmo – Scarta tale necessità e pensa solamente a questo peccato, e guarda se tu lo
              potresti fare per redimere te stesso.


              Bosone – Vedo chiaramente che non lo potrei.

              Anselmo – E per non intrattenerti più a lungo, che cosa faresti se fosse necessario che
              o tutto il mondo e tutto ciò che non è Dio perisse e venisse annichilito, oppure tu fa-
              cessi questo piccolo atto contrario alla volontà di Dio?

              Bosone – Quando considero l’azione, vedo che è una cosa leggerissima; ma quando
              rifletto cosa sia agire contro la volontà di Dio capisco che è una cosa gravissima e
              non paragonabile a danno alcuno. Succede però che agiamo contrariamente alla vo-
              lontà di qualcuno, ma in una maniera non reprensibile, per salvaguardare i suoi be-
              ni e che perciò gli sia in seguito gradito quello che compiamo contro il suo volere.

              Anselmo – Questo avviene all’uomo che talvolta non capisce quello che gli è utile o
              che non può recuperare quello che perde; ma Dio non ha bisogno di nulla e se anche
              ogni cosa perisse potrebbe rifarla come già la fece.


              Bosone – Sono costretto a riconoscere che non dovrei fare nulla contro la volontà di
              Dio, sia pure per conservare tutto il creato.

              Anselmo – E che faresti se ci fossero più mondi, pieni di creature come questo no-
              stro?

              Bosone – Anche se si moltiplicassero all’infinito e mi fossero presentati con la mede-
              sima condizione, risponderei la stessa cosa.
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