Page 36 - Perché un Dio Uomo
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esposte prima, le quali sembrano provare che gli angeli non erano, prima della ca-
duta di alcuni di loro, nel numero perfetto di cui parlai, e ci sono più uomini eletti
che angeli cattivi.
Bosone – Non mi pento d’averti costretto a esporre queste cose sopra gli angeli. Ora
ritorna pure all’argomento dal quale è partita questa digressione.
19. L’UOMO NON PUÒ ESSERE SALVATO SENZA SODDISFAZIONE PER IL
PECCATO
Anselmo – È chiaro che Dio progettò di sostituire gli angeli caduti con gli uomini.
Bosone – È certo.
Anselmo – Quindi gli uomini che in quella superna città sostituiranno gli angeli de-
vono essere quali dovevano essere quelli in sostituzione dei quali saranno colà, cioè
quali sono ora gli angeli buoni. Altrimenti quelli che caddero non si potranno dire
sostituiti e ne seguirà che o Dio non potrà ultimare il bene che ha cominciato, o Dio
si pentirà d’avere cominciato un bene così grande: ma ambedue le supposizioni so-
no assurde.
Bosone – Certamente è necessario che gli uomini siano uguali agli angeli buoni.
Anselmo – Gli angeli buoni peccarono?
Bosone – No!
Anselmo – Si può pensare che l’uomo, il quale un giorno ha peccato, non ha ancora
dato a Dio la soddisfazione per il peccato ed è lasciato senza castigo, sia uguale
all’angelo che non ha mai peccato?
Bosone – Posso pensare e riferire simili frasi, ma non posso penetrarne il significato,
come non posso capire che la falsità sia la verità.
Anselmo – Non è dunque conveniente che Dio, per sostituire gli angeli caduti, pren-
da l’uomo che ha peccato e non ha soddisfatto, perché la verità non permette di dire
che tale uomo è elevato all’uguaglianza con gli angeli beati.
Bosone – Così dice la ragione.
Anselmo – Considera ora soltanto l’uomo, prescindendo dal fatto che deve essere re-
so uguale agli angeli, e guarda se Dio lo debba promuovere a una beatitudine sia
pure simile a quella che aveva prima di peccare.
Bosone – Tu di’ quello che pensi e io ti seguirò come potrò.