Page 34 - Perché un Dio Uomo
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Come infatti la natura umana, essendo tutta nei primi progenitori, venne totalmente
vinta col peccato – eccezion fatta solamente per quell’uomo, che come Dio seppe far
nascere da una Vergine senza seme umano, così seppe preservare dal peccato di
Adamo – così in loro avrebbe totalmente vinto se non avessero peccato.
Dunque non resta che concludere che la superna città non era completa nel primo
numero degli angeli, ma doveva essere completata dagli uomini. E se ciò è certo, gli
uomini eletti saranno di più degli angeli reprobi.
Bosone – Le cose che hai detto mi sembrano molto ragionevoli.
Ma come interpreteremo il passo dove è scritto: Dio «ha fissato i confini dei popoli
secondo il numero dei figli d’Israele?» (Dt 32, 8). Alcuni poi, dal momento che inve-
ce «dei figli d’Israele» trovano «degli angeli di Dio», interpretano nel senso che il
numero degli uomini eletti e innalzati sia uguale al numero degli angeli buoni.
Anselmo – Questa interpretazione non contraddice la sentenza esposta, se non è cer-
to che caddero tanti angeli quanti rimasero. Infatti, se gli angeli eletti sono più dei
reprobi, è anche necessario che gli uomini eletti sostituiscano gli angeli reprobi, e
potrebbe accadere che eguaglino il numero dei beati: così ci sarebbero più uomini
giusti che angeli ingiusti.
Ma ricordati a qual patto cominciai a rispondere alla tua questione: che cioè se dirò
qualcosa che non è confermato da una maggiore autorità – anche se appare appro-
vato dalla ragione – non sia accettato con altra certezza di quella che deriva dal fatto
che frattanto così a me sembra, finché Dio in qualche modo non me lo sveli meglio.
Infatti sono certo che se dico qualcosa che apertamente va contro le sacre Scritture,
ciò è falso; e appena lo conoscerò non lo voglio tenere.
Ma dove si possono senza pericolo avere diverse opinioni, come è nella presente di
cui trattiamo, – infatti nel non sapere se gli uomini da eleggersi siano più degli ange-
li perduti o non lo siano, e nel preferire una possibilità piuttosto che l’altra, penso
che non ci sia nessun pericolo per l’anima – se, dico, in queste cose esponiamo i detti
divini in modo che sembrano favorire diverse sentenze e se non si trova in alcun po-
sto qualcosa che determini ciò che si debba con certezza tenere, penso che ciò non
sia riprovevole.
Riguardo poi a quanto hai detto: «Ha fissato i confini dei popoli» cioè dei gentili
«secondo il numero degli angeli di Dio»; o ascoltando un’altra versione «secondo il
numero dei figli d’Israele» (Dt 32, 8) si deve notare che le due versioni si riferiscono
alla stessa cosa o a cose diverse ma non contraddittorie. Così la frase si deve inter-
pretare in modo che gli angeli di Dio e i figli d’Israele significhino o i soli angeli
buoni o i soli uomini eletti o gli angeli e gli uomini eletti assieme, cioè tutta quella
superna città. V’è anche un’altra maniera d’interpretare, e cioè gli angeli di Dio pos-