Page 30 - Perché un Dio Uomo
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Ma se tutta la creazione è contemporanea, e se quei giorni – durante i quali, come
              sembra dire Mosè, questo mondo non è stato fatto tutto in un solo momento – vanno
              interpretati diversamente da quelli nei quali viviamo noi, non posso capire come gli
              angeli siano stati fatti in quel numero perfetto.

              Se così fosse, mi sembra che o alcuni angeli o uomini dovevano peccare necessaria-
              mente  o  che  in  quella  celeste  città  avrebbero  sorpassato  il  numero  richiesto  dalla
              perfetta convenienza.

              Se quindi tutte le cose sono state fatte contemporaneamente, sembra che gli angeli e
              i primi due uomini fossero secondo un numero imperfetto, così che, se nessun ange-
              lo fosse caduto, si sarebbe dovuto completarlo solamente con l’uomo e se qualcuno
              avesse peccato si sarebbe dovuto provvedere a completare anche ciò ch’era caduto.


              Qualora poi la natura umana, che è la più debole, non fosse caduta, avrebbe scusato
              Dio e accusato il diavolo nel caso che questi avesse imputato la sua caduta alla pro-
              pria debolezza; che se poi anche essa fosse caduta molto meglio avrebbe difeso Dio
              contro  il  diavolo  e  contro  se  stessa,  poiché,  nonostante  fosse  diventata  mortale  e
              maggiormente debole, da tanta debolezza sarebbe salita tra gli eletti a un posto tan-
              to  più  alto  di  quello  donde  era  caduto  il  diavolo,  quanto  gli  angeli  buoni,  che  è
              chiamata a uguagliare, progredirono dopo la rovina dei cattivi, perché perseveraro-
              no.

              Questi ragionamenti mi fanno incline a pensare che gli angeli non raggiungessero il
              numero perfetto con il quale quella città superna sarà completa, poiché questa ipote-
              si è possibile se l’uomo non fu creato assieme agli angeli; ed è e sembra necessaria se
              è stato creato assieme – come molti pensano – perché si legge: «Colui che vive in e-
              terno creò tutto nello stesso tempo» (Eccli 18, 1).

              Anche se la perfezione del mondo creato non si deve tanto porre nel numero degli
              individui quanto nel numero delle nature, è necessario o che la natura umana sia
              fatta a complemento della stessa perfezione o che sia superflua: e non osiamo affer-
              mare questo neppure della natura del più piccolo vermiciattolo. Quindi nel creato
              essa è stata posta per se stessa e non solamente per sostituire individui di un’altra
              natura.

              È manifesto quindi che, anche se nessun angelo avesse peccato, gli uomini avrebbe-
              ro avuto nella città celeste il loro posto, e conseguentemente che, anche prima che
              qualche angelo peccasse, non c’era tra loro quel numero perfetto. Altrimenti sarebbe
              stato  necessario  che  qualche  angelo  o  uomo  peccasse  non  potendo  colà  rimanere
              nessuno che non sia compreso nel numero perfetto.


              Bosone – Hai fatto qualcosa.
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