Page 28 - Perché un Dio Uomo
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Anselmo – Non si può dubitare che le creature razionali, già beate per la contempla-
zione di Dio o atte a esserlo, siano da lui previste secondo un numero ragionevole e
perfetto; numero che non è conveniente né aumentare né diminuire. Altrimenti, o
Dio non sa in qual numero sia più conveniente crearle – e questo è falso – oppure, se
lo sa, le creerà nel numero più conveniente. Quindi, o gli angeli caduti erano stati
creati per essere compresi in quel numero; oppure essi caddero necessariamente
perché, non essendo compresi in quel numero, dovettero esserne esclusi. E questo è
assurdo.
Bosone – Dici una verità evidente.
Anselmo – Dal momento che essi dovevano appartenere a quel numero o il numero
dovrà necessariamente venir ristabilito, o le nature razionali, previste in numero
perfetto, dovranno rimanere in numero imperfetto; ora questo non può essere.
Bosone – Certamente devono essere ristabilite nel loro numero.
Anselmo – È dunque necessario che gli angeli vengano sostituiti dalla natura umana,
perché i sostituiti non possono venir presi se non di là.
17. GLI ANGELI CADUTI NON POSSONO ESSERE SOSTITUITI DA ALTRI
ANGELI
Bosone – Perché gli angeli caduti non possono essere o riabilitati o sostituiti da altri
angeli?
Anselmo – Quando vedrai le difficoltà della nostra redenzione, capirai anche
l’impossibilità della loro riabilitazione. D’altra parte non possono neppure essere so-
stituiti da altri angeli, perché – pur tacendo che questa ipotesi sembra contraria alla
perfezione della prima creazione – dovrebbero essere tali e quali sarebbero stati gli
altri se non avessero peccato, e cioè dovrebbero non aver costatato la punizione del
peccato; ora, dopo la caduta, questo è impossibile.
Infatti non merita la stessa lode colui che persevera nella verità senza conoscere al-
cun castigo per il peccato e colui che persevera nella verità, avendo sempre davanti
agli occhi l’eternità del castigo.
Non si può infatti assolutamente pensare che gli angeli buoni siano stati confermati
per la caduta dei cattivi e non per i propri meriti. Come, infatti, se i buoni avessero
peccato coi cattivi sarebbero stati condannati con loro; così i cattivi se avessero per-
severato coi buoni sarebbero pure stati confermati con loro. Che se poi qualcuno di
loro doveva essere confermato dalla caduta degli altri, o nessuno sarebbe stato con-