Page 20 - Perché un Dio Uomo
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Disse quelle parole per insegnare all’umanità che il mondo non poteva essere salva-
to che con la sua morte, e non per indicare che non poteva in modo alcuno evitare la
morte. Tutto quello che si dice di lui (nella Scrittura) e somiglia alle frasi riportate,
deve essere spiegato così da credere che egli è morto non perché costretto, ma per
libera volontà.
Era infatti onnipotente e di lui si legge che «è stato offerto perché volle» (Is 53, 7).
Egli stesso poi dice: «Io sacrifico la mia vita, per nuovamente riprenderla. E nessuno
me la può togliere; ma la do io da me stesso; e ho il potere di darla, e il potere di
prenderla di nuovo» (Gv 10, 17-18). È dunque assolutamente sbagliato dire che è sta-
to costretto a fare quello che invece compie di sua volontà e per suo potere.
Bosone – Il solo fatto che Dio permise che fosse così trattato, benché consenziente,
sembra indegno di un tale Padre nei riguardi di un tale Figlio.
Anselmo – Anzi, è cosa degnissima che tale Padre dia la sua approvazione a un tale
Figlio, se questo vuole intraprendere qualcosa che torni a onore e lode di Dio e a
salvezza e utilità del genere umano, che altrimenti non avrebbe potuto essere salva-
to.
Bosone – Siamo ancora tornati alla questione sulla possibilità di dimostrare ragione-
vole e necessaria quella morte. Se non lo si può fare, sembra che né il Figlio avrebbe
dovuto volerla, né il Padre imporla o permetterla. Ci si domanda infatti perché mai
Dio non abbia potuto salvare l’umanità in altro modo; oppure, potendolo, perché
volle salvarla proprio in questo modo.
Sembra indegno di Dio salvare l’uomo in questa maniera, né appare che valore ab-
bia questa morte per la salvezza dell’umanità. Desta meraviglia che Dio goda e ab-
bia bisogno del sangue di un innocente e che non voglia o non possa perdonare al
colpevole senza la morte di un innocente.
Anselmo – Poiché in questa questione ti fai portavoce di coloro che non vogliono
credere a una affermazione se non è preceduta da dimostrazioni di ragione, voglio
fare con te il patto di non accettare nulla che possa anche minimamente sconvenire a
Dio, e di non rigettare alcuna ragione, per quanto piccola, purché non sia in contra-
sto con una più forte.
Bosone – Niente mi è più dolce che osservare con te questo patto.
Anselmo – La questione ha per oggetto l’Incarnazione di Dio e quello che crediamo
dell’umanità assunta.
Bosone – Proprio così.