Page 28 - Metodo breve per fare Orazione
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pastori, badando le greggi, avrebbero lo spirito degli antichi eremiti, e i contadini, con-
ducendo l’aratro, si intratterrebbero felicemente con Dio. I lavoratori che si consumano
di fatica ne trarrebbero eterni benefici. Tutti i vizi,sarebbero eliminati in poco tempo, e
tutti i parrocchiani diventerebbero spirituali.
2. Oh, quando il cuore è vinto, tutto il resto si rimedia facilmente. È per questo che Dio
chiede soprattutto il cuore. Solo in questo modo si eliminerebbero l’ubriachezza, le be-
stemmie, le impudicizie, le inimicizie, il furto che regnano comunemente fra le persone
di campagna. Gesù Cristo regnerebbe in pace dappertutto e la Chiesa si rinnoverebbe in
ogni luogo.
Le eresie sono entrate nel mondo perché si è persa l’interiorità. Se l’interiorità fosse ri-
stabilita le eresie sarebbero ben presto vinte. Che perdite inestimabili, qel1e che si han-
no trascurando l’interiorità! Che conto dovranno rendere a Dio le persone incaricate di
accudire le anime per non aver svelato il tesoro nascosto a tutti quelli che servono con il
ministero della parola!
3. Ci si scusa in proposito parlando del pericolo di questa via, o dell’incapacità delle
persone semplici di affrontare le cose dello spirito. L’oracolo della verità ci assicura il
contrario: «Dio mette la sua affezione in quelli che camminano semplicemente» (Pr
12,22). Ma quale pericolo possiamo mai correre nel camminare nell’unica via che è Ge-
sù Cristo, dandoci a Lui, guardandolo ininterrottamente, riponendo tutta la fiducia nella
sua grazia e tendendo con tutte le nostre forze al suo più puro amore?
4. Invece di essere incapaci di raggiungere questa perfezione, le persone semplici sono
quelle che ci riescono meglio. Perché sono più docili, più umili e più innocenti e perché,
non ragionando, non rimangono attaccati alle loro conoscenze. Avendo meno conoscen-
ze si lasciano condurre meglio dallo Spirito di Dio. Mentre gli altri, disturbati e accecati
dal proprio orgoglio, resistono molto di più all’ispirazione divina.
Anche Dio dichiara che è «ai piccoli che Egli dà l’intelligenza della sua legge» (Sal
119,130). Ci assicura che ama «parlare familiarmente con gli umili» (Pr 3,32). «Il Si-
gnore soccorre gli umili: io son dappoco, eppure mi salvò» (Sal 116,6). Stiano attenti i
padri delle anime a non impedire ai bambini di avvicinarsi a Gesù Cristo. «Lasciate che
vengano questi bambini,» dice ai suoi apostoli «poiché il Regno appartiene a loro» (Mt
19,14). Gesù Cristo dice queste cose ai suoi apostoli solo perché essi volevano impedire
ai bambini di andare a Lui.
5. Spesso si applicano i rimedi al corpo quando invece il male è nel cuore. Il motivo per
cui si riesce così poco a correggere gli uomini, soprattutto i lavoratori, è che si prendono
dall’esterno, e quel che si riesce a fare dura molto poco. Ma se si desse loro subito la
chiave dell’interiorità, ciò che è all’esterno si correggerebbe poi con una facilità del tut-
to naturale.
È molto facile. Insegnando loro a cercare Dio nel proprio cuore, a pensare a Lui, e ritor-
nare a Lui dopo essersi distratti, a fare e subire di tutto per piacergli, li si conduce alla
fonte di tutte le grazie dove possono trovare tutto ciò che è necessario per la santifica-
zione.
6. Vi scongiuro, voi tutti che servite le anime, di metterle subito su questa strada, che è
Gesù cristo, ed è Lui che vi scongiura con tutto il sangue sparso per queste anime che vi