Page 18 - Metodo breve per fare Orazione
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nell’anima è l’amore più puro. L’anima non deve quindi preoccuparsi di agire, ma deve
restare così com’è, seguendo il consiglio del saggio: «Confidate in Dio, restate in riposo
nel posto in cui vi ha messo» (Eccli 11,22).
4. L’anima si stupirà anche di dimenticare i suoi errori e di avere difficoltà a ricordarse-
ne. Non deve preoccuparsi di questo, per due ragioni. La prima è che l’oblio è un segno
della purificazione dall’errore e, a questo grado, la cosa migliore è dimenticare tutto
quello che ci riguarda per ricordare solo Dio. La seconda ragione è che, quando bisogna
confessarsi, Dio non manca di far vedere all’anima i suoi errori più grandi. Allora Dio
stesso fa il suo esame, e l’anima vedrà che riuscirà a venirne a capo più in questo modo
che con qualsiasi sforzo da parte propria.
5. Questo non può valere per i livelli precedenti, in cui l’anima, essendo ancora
nell’azione, può e deve servirsi della propria attività per ogni cosa, più o meno, secondo
il suo livello. Le anime di questo grado si attengano a quello che abbiamo detto e non
cambino le loro semplici attività.
Lo stesso vale per la comunione. Le anime devono lasciar fare tutto a Dio e tacere. Di
non può essere ricevuto meglio che da un Dio.
XVI
LETTURA, PREGHIERE ORALI
1. A questo livello si deve leggere ma, appena si sente un piccolo raccoglimento, biso-
gna smettere e restare in riposo, leggendo poco e non continuando, appena ci si sente
attirati interiormente.
2. Questo non vuol dire che l’anima sia più chiamata al silenzio interiore che alle pre-
ghiere orali, ma che deve dirne poche. E quando le dice, se vi trova qualche difficoltà e
si sente attratta a restare in silenzio, taccia e non faccia alcuno sforzo, a meno che le
preghiere non le siano imposte; in questo caso bisogna continuare. Ma se non lo sono,
smetta non appena si sente attratta e faccia fatica a dirle. Non si turbi e non vi resti lega-
ta, ma si lasci condurre allo Spirito di Dio e così facendo soddisferà tutte le devozioni in
maniera eminente.
XVII
SULLE RICHIESTE
1. L’anima si troverà in uno stato di impotenza e non potrà più fare delle richieste con la
facilità con cui le faceva prima. Questo non deve sorprendere poiché: «Lo Spirito do-
manda per i santi cos’è bene, cos’è perfetto, cos’è conforme alla volontà di Dio. Lo Spi-
rito ci aiuta anche nelle nostre debolezze, perché non sappiamo cosa bisogna domanda-
re, né sappiamo domandarlo come si deve. Ma lo Spirito stesso lo domanda per noi con