Page 11 - Metodo breve per fare Orazione
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3. Non appena sentite qualcosa che vi ripugna e che vi è proposto come sofferenza, ab-
bandonatevi subito a Dio per questa cosa e sacrificatevi per Lui. Vedrete che quando ar-
riverà la croce non sarà più così pesante, perché sarete voi che l’avrete desiderata. Que-
sto non vi eviterà di sentirne il peso. Alcuni immaginano che non c’è sofferenza nel sen-
tire la croce. Sentire la sofferenza è una delle componenti principali della sofferenza
stessa. Gesù Cristo ne ha voluto sperimentare tutta la durezza.
Spesso si porta la croce con debolezza, altre volte con forza. Tutto deve essere uguale.
VIII
SUI MISTERI
1. Voi mi obietterete che, attraverso questa via, non si imprimeranno in noi i misteri. Al
contrario, essi sono dati in realtà nell’anima. Poiché Gesù Cristo, al quale ci abbando-
niamo e che seguiamo come via, ascoltiamo come verità e che ci anima come vita (Gv
14,6), si imprime Lui stesso nell’anima e le fa portare tutti i suoi stati. Portare gli stati di
Gesù Cristo è molto più che considerarli soltanto. San Paolo portava sul suo corpo gli
stati di Gesù Cristo: «Io porto» dice «sul mio corpo i segni del Signore Gesù» (Gal
6,17), ma non dice che ci ragionava sopra.
2. Spesso Gesù Cristo dà in questo stato d’abbandono degli scorci di questi stati del tut-
to particolare. Bisogna riceverli e lasciarsi fare tutto quello che vorrà, ricevendo allo
stesso modo tutte le disposizioni in cui gli piacerà metterci, non scegliendone noi nes-
suna, a parte quella di restare accanto a Lui, di affezionarci a Lui, annullarci davanti a
Lui, ma ricevendo nello stesso tempo anche tutto quello che ci dà: luce o tenebre, facili-
tà o sterilità, forza o debolezza, dolcezza o amarezza, tentazione o distrazione. Pene,
tormenti, incertezze, niente di tutto ciò deve fermarci.
3. Ci sono persone alle quali Dio fa gustare per anni interi uno dei suoi misteri. La sola
vista o il solo pensiero di questo mistero li fa raccogliere interiormente. Bisogna che gli
siano fedeli. Ma quando Dio lo toglie loro, se lo lascino togliere. Alcuni soffrono perché
non possono pensare a un mistero. L’inclinazione per il mistero e l’amore di Dio con-
tengono questa devozione particolare: chi ama Dio ama tutto ciò che gli appartiene.
IX
SULLA VIRTÙ
1. Questo è il modo veloce e sicuro di acquisire la virtù: perché, dato che Dio è il prin-
cipio di ogni virtù, possedere Dio significa possedere ogni virtù. E più ci si avvicina a
possedere Dio, più si è virtuosi in grado eminente.
Inoltre ogni virtù che non proviene dall’interno è una maschera di virtù, come un vestito
che si toglie e dura poco. Ma la virtù che ci viene comunicata dal fondo è la virtù essen-