Page 10 - Massime di Perfezione Cristiana
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e santa gloria, l'onoranza, e la prosperità di questa parte essenziale della
immacolata sposa di Gesù Cristo.
7. Per ciò poi che spetta a quella porzione della santa Chiesa, che è già
pervenuta nello stato di termine, dovrà il Cristiano fedele continuamente
vagheggiarla, siccome quella parte che ha già il suo perfetto incremento e
la sua perfetta bellezza.
Egli dee suscitare in se medesimo, e continuamente accrescere il desiderio
che tuti i membri della Chiesa, o certo quanti sono fino dall'eternità
predestinati a ciò ed eletti, giungano a quella consumata perfezione; ed in
tal modo venga tutto il regno di Gesù Cristo, e si aggreghi tutto intorno a
Lui, compiendo in cotal guisala sua gloria ed il suo trionfo per tutti isecoli
de' secoli.
Poiché questo è il beneplacito della divina volontà, e ciò in cui Iddio
stesso si compiacque ab aeterno; e perciò questo dee essere anche l'unico
termine ai desideri del Cristiano, perché è il termine alla volontà di Dio.
8. Ma quel termine non può avvenire, senza che prima periscano tutte le
cose della terra; senza ch'egli muoia, e che il suo corpo si converta in
polvere; senza che tutto l'universo ultimamente si distrugga e si giudichi.
Il Cristiano adunque desidererà anche questo; perché conosce che questo
è il mezzo stabilito da Dio per conseguire la pienezza della divina gloria e
il gran trionfo di Gesù.
Come adunque egli dee aver sempre presente la celeste gloria, così pure
egli dee aver sempre presente in tutte le sue operazioni la caducità di
tutte l'altre cose, il loro repentino transito, e la morte, come mezzo
all'ultimo celeste riposo.
9. Camminerà adunque in questa vita, come se ogni giorno dovesse
abbandonar tutto, come se dovesse morire ad ogni istante, senza far per
sé lunghi provvedimenti; ma tenendo quelle parole del divino Maestro
nel suo cuore: «Sieno precinti i vostri lombi, e le lucerne ardenti nelle
vostre mani; e voi siate simili a uomini che aspettano il lor signore
quando se ne ritorna dalle nozze, acciocché venendo egli e picchiando,
incontanente gli aprano. Beati quei servi, che, venendo il padrone,
ritroverà vigilanti! In verità io vi dico, ch'egli si precingerà, e faralli
adagiare, e trapassando ministrerà a loro. E sia ch'egli se ne venga nella
seconda vigiglia, o pure nella terza vigiglia, e così li trovi, beati sono quei
servi! Sappiate poi questo, che se il padre di famiglia sapesse in qual ora
sia per venire il ladro, vigilerebbe certamente, e non lascierebbe perforare
la sua casa. Anche voi state apparati, perciocché in quell'ora che men vi
credete, il Figliuolo dell'uomo verrà» (Lc 12, 35-40).
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