Page 29 - Lodi della Vergine Madre
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Padre, non vi sarà un Figlio del Padre e un Figlio tuo (distinto dal primo), ma
un solo Figlio di entrambi.
5. Perciò il Santo che da te nascerà, sarà chiamato Figlio di Dio. Vedi con quanta
riverenza ha detto: il Santo che nascerà da te. Perché questa semplice parola Santo,
senza aggiunte? Credo perché non trovò nessun nome che esprimesse in modo
più degno e appropriato quell’eccellente, magnifico e venerabile che dalla
purissima carne della Vergine, con la propria anima, doveva essere unito
all’Unico (Figlio) del Padre. Se avesse detto: «santa carne», ovvero «santo
nome», o «santo bambino», gli sarebbe sembrato di dire poco. Perciò disse in
modo indefinito Santo perché quello che la Vergine generò fu senza dubbio
santo, e singolarmente Santo, sia per la santificazione dello Spirito, sia per
l’assunzione da parte del Verbo.
6. E l’Angelo aggiunse: Ed ecco Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei nella
sua vecchiaia (Lc 1, 36). Che ragione c’era di annunziare alla Vergine anche il
concepimento da parte di questa donna sterile? Volle forse l’Angelo confermare
con un recente miracolo la Vergine ancora dubbiosa e incredula a quanto le
aveva predetto? Certamente no. Leggiamo come l’incredulità di Zaccaria fu da
questo stesso Angelo castigata; di Maria invece non leggiamo che sia stata
rimproverata di qualche cosa a questo riguardo, anzi, sappiamo che la sua fede
fu lodata per bocca di Elisabetta: Beata te, disse, che hai creduto, perché si
compiranno le cose dette a te dal Signore. Ma a Maria Vergine viene annunziato che
la parente sterile ha concepito anche lei, onde al gaudio sia aggiunto altro
gaudio, mentre al miracolo si unisce un altro miracolo. Ora era necessario che in
anticipo un grande incendio di letizia e di amore infiammasse il cuore di colei
che stava per concepire con il gaudio dello Spirito Santo il Figlio diletto del
Padre. Solo infatti un cuore pieno di devozione e di gioia era adatto ad
accogliere tanta sovrabbondanza di dolcezza e di allegrezza. Ovvero la
gravidanza di Elisabetta viene annunziata a Maria perché la Vergine la
conoscesse per mezzo dell’Angelo prima di saperlo da altri; la cosa infatti ben
presto si sarebbe divulgata dappertutto, né conveniva che la Madre di Dio
sembrasse tenuta all’oscuro dei disegni del Figlio, se fosse rimasta ignara di
quelle cose che così da vicino si compivano sulla terra. Ovvero piuttosto il
concepimento di Elisabetta fu annunziato a Maria affinché, mentre veniva
informata sulla venuta e del Salvatore, e del Precursore, tenendo a mente il
tempo e l’ordine degli avvenimenti, essa fosse in grado di disporre in seguito la
verità agli scrittori e ai predicatori del Vangelo, essendo stata da principio
istruita dal cielo su tutti i misteri. O ancora, la maternità di Elisabetta viene
annunziata a Maria, affinché, sentendo che questa è anziana e gravida, pensi di
recarle aiuto, lei che è nel fiore dell’età, e così, mentre Maria si affretta a
visitarla, venga dato luogo e occasione al piccolo Profeta Giovanni di offrire le
primizie del suo ufficio (di Precursore) al Signore più piccolo ancora, e mentre
fanno a gara la devozione delle madri e dei figli, eccitata dall’uno e dall’altro, ne
risulta un insieme meraviglioso di prodigi.