Page 25 - Lodi della Vergine Madre
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Dio,  sarà  un  grande  uomo?  Bene,  dunque:  questi  sarà  grande:  grande  uomo,
                  grande dottore, grande profeta. Così si dice di lui nel Vangelo: Un grande Profeta
                  è sorto fra noi (Lc  7,  16).  E  un  certo  minore  Profeta  promette  che verrà  quello
                  stesso  grande  Profeta:  Ecco,  dice,  verrà  un  grande  Profeta,  che  restaurerà
                  Gerusalemme (Zc 12, 1-9). E tu, o Vergine lo partorirai piccolo, lo nutrirai piccolo,
                  piccolo lo allatterai; ma vedendolo piccolo, pensalo grande. Sarà, infatti, grande,
                  perché Dio lo magnificherà al cospetto dei re, così che lo adorino tutti i re, e
                  tutte le nazioni servano a lui. L’anima tua perciò magnifichi il Signore, perché
                  egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo. Sarà grande, e grandi cose
                  farà  per  te  lui  che  è  potente,  e  il  suo  nome  è  santo.  Quale  nome  infatti  può
                  essere più santo di quello di colui che sarà chiamato Figlio dell’Altissimo? Anche
                  da noi piccoli sia magnificato il grande Signore, che per farci grandi, ha fatto se
                  stesso piccolo. Un pargolo, dice il Profeta, ci è nato, ci fu dato un figlio (Is 9, 6). È
                  nato per noi, non per sé, che nato in modo molto più mirabile del Padre prima
                  dei tempi, non aveva bisogno di nascere nel tempo della madre. Non è nato per
                  gli  Angeli,  i  quali  possedendolo  grande,  non  lo  cercavano  piccolo.  Per  noi
                  dunque è nato, a noi fu dato perché a noi era necessario.

                  15. Profittiamo di questo pargolo nato e dato a noi, realizzando quello per cui ci
                  è nato e ci fu donato. Si è fatto nostro, usiamone a nostro vantaggio, si è fatto
                  nostro Salvatore, usiamone per la nostra salvezza. Eccolo il pargolo in mezzo a
                  noi. O Pargolo desiderato dai piccoli! O veramente pargolo, ma per la malizia,
                  non per la sapienza! Sforziamoci di diventare come questo pargolo; impariamo
                  da lui che è mite e umile di cuore, affinché non sia senza ragione che il grande
                  Dio  si  è  fatto  piccolo  uomo,  perché  non  sia  morto  invano,  invano  sia  stato
                  crocifisso.  Impariamo  la  sua  umiltà,  imitiamo  la  sua  mansuetudine,
                  abbracciamo  la  sua  dilezione,  partecipiamo  ai  suoi  dolori,  laviamoci  nel  suo
                  sangue. Offriamolo come propiziazione per i nostri peccati, perché per questo
                  egli  è  nato  ed  è  stato  a  noi  dato.  Offriamolo  agli  occhi  del  Padre,  offriamolo
                  anche  agli  occhi  suoi,  perché  da  una  parte  il  Padre  non  risparmiò  il  proprio
                  Figlio, ma per noi tutti lo ha sacrificato, e dall’altra il Figlio stesso annientò se
                  stesso, prendendo  la forma di servo. Egli  ha consacrato se stesso alla morte, ed è
                  stato annoverato tra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i
                  peccatori  (Is  53,  12)  perché  non  perissero.  Non  possono  perdersi  coloro  per  i
                  quali il Figlio prega che non periscano, e per i quali il Padre consegnò alla morte
                  il Figlio perché vivano. Dobbiamo dunque  sperare il perdono ugualmente da
                  entrambi tutti e due uguali per la pietà e misericordia, che hanno pari potenza
                  nella volontà, un’unica sostanza nella divinità, nella quale un solo Spirito Santo
                  vive e regna con loro Dio per tutti i secoli dei secoli.


                                                      OMELIA IV


                  1.  Non  v’è  dubbio  che  tutto  ciò  che  diciamo  a  lode  della  Madre,  appartiene
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