Page 21 - Lodi della Vergine Madre
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occhi del corpo colui che diceva: Da Sion lo splendore della sua bellezza (Sal 49, 2).
                  E  perché  non  ti  sembri  che  parli  di  una  bellezza  ordinaria,  pensa  a  quanto  è
                  scritto  in  un  altro  salmo:  Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, sulle tue labbra è
                  diffusa la grazia, perciò Dio ti ha benedetto per sempre (Sal 44, 3).

                  7. Benedetto dunque il frutto del tuo seno, che Dio ha benedetto fin dall’eternità, e
                  per la cui benedizione tu pure sei benedetta fra le donne, perché non è possibile
                  che una pianta cattiva produca un frutto buono. Benedetta tu, dico, fra le donne,
                  perché sei sfuggita a quella generale maledizione: Nel dolore partorirai i tuoi figli
                  (Gen 3, 16), e anche quell’altra, secondo la quale in Israele è maledetta la donna
                  sterile (Es 23, 26), e sei stata favorita di una singolare benedizione, evitando la
                  sterilità e il dolore nel parto. Dura necessità e pesante giogo per tutte le figlie di
                  Eva! Se partoriscono, lo fanno nel dolore; se non partoriscono sono considerate
                  maledette. E per evitare il dolore devono rinunciare a partorire, e sono costrette
                  a farlo se vogliono evitare la maledizione. Che cosa farai, o Vergine, che senti,
                  che  leggi  queste  cose?  Se  divieni  madre,  lo  sarai  nel  dolore;  se  resti  sterile
                  incorrerai  nella  maledizione.  Che  cosa  scegli,  o  Vergine  prudente?  Sono  alle
                  strette da ogni parte (Dn 13, 22), dice lei; tuttavia, è meglio per me incorrere nella
                  maledizione  e  rimanere  casta  piuttosto  che  concepire  cedendo  alla
                  concupiscenza  e  poi  partorire  giustamente  nel  dolore.  Di  qua  infatti  vedo  la
                  maledizione,  ma  non  il  peccato;  di  là  invece  c’è  il  peccato  e  insieme  la
                  sofferenza.  E  poi,  questa  maledizione  che  altro  è  se  non  la  disistima  degli
                  uomini? In realtà la donna sterile è detta maledetta solamente perché è oggetto
                  di  disonore  e  di  disprezzo  come  cosa  inutile  e  improduttiva,  e  questo
                  unicamente in Israele. Ma a me non importa nulla di dispiacere agli uomini, dal
                  momento che posso come vergine casta offrirmi a Cristo. O Vergine prudente, o
                  Vergine devota, chi ti ha insegnato che a Dio piace la verginità? Quale legge,
                  quale  giustizia,  quale  pagina  del  Vecchio  Testamento  prescrive  o  consiglia  o
                  esorta a vivere non carnalmente  nella carne e  a condurre  sulla terra una vita
                  angelica? Dove avevi letto, o Vergine beata: La sapienza della carne è morte (Rm 8,
                  6),  e:  Non seguite la carne nei suoi desideri? (Rm  13,  14).  Dove  avevi  letto  delle
                  vergini  che  cantano  un  canto  nuovo  che  nessun  altro  può  cantare  e  che  seguono
                  l’Agnello ovunque vado,? (Ap 14, 3-4). Dove avevi letto che sono lodati coloro che
                  si son fatti eunuchi per il regno dei cieli? (Mt 19, 12). Dove avevi letto: Noi viviamo
                  nella carne, ma non militiamo secondo la carne (2 Cor 10, 3) ; e che fa bene chi sposa la
                  sua figliola, e chi non la sposa fa meglio?  (1  Cor  7,  38).  Dove  avevi  sentito  dire:
                  Vorrei che tutti voifoste come me? (1 Cor 7, 7). E: Secondo il mio parere è meglio per
                  l’uomo se rimane così (1 Cor 7, 40)? Riguardo alle Vergini, dice non ho nessun ordine
                  del Signore, ma do un consiglio (1 Cor 7, 25). Ma tu non hai avuto né precetto, né
                  consiglio,  né  esempio,  tranne  l’unzione  che  di  tutto  ti  istruiva,  e  la  divina
                  Parola,  viva  ed  efficace,  fattasi  tuo  maestro  prima  di  farsi  tuo  Figlio,  che  ti
                  istruiva la mente prima di rivestirsi della tua carne. Tu consacri dunque la tua
                  verginità a Cristo, e non sai che devi offrirti a Lui anche come madre. Scegli di
                  essere disprezzata in Israele, e per piacere a colui al quale ti sei offerta non temi
                  di incorrere nella maledizione della sterilità, ed ecco che la maledizione si muta
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