Page 16 - Lodi della Vergine Madre
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mentire o a diffamare la sposa innocente, decise di lasciarla segretamente.
15. Se poi qualcuno pensasse diversamente e ammettesse che in realtà
Giuseppe, come uomo, aveva dei dubbi sul conto di Maria, e appunto per
questo sospetto non volle abitare con lei, senza tuttavia volerla esporre al
disonore come sospetta, poiché era anche pio, e che perciò abbia pensato di
lasciarla, rispondo brevemente che anche questo richiedeva un intervento
chiarificatore di Dio. E così continua l’Evangelista: Mentre egli stava pensando a
queste cose, di lasciarla cioè segretamente, gli apparve in sogno l’Angelo e gli disse:
Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria tua sposa: poiché quel
che è nato in lei è opera dello Spirito Santo (Mt 1, 20). Per queste ragioni dunque
Maria andò sposa a Giuseppe, o piuttosto, come dice l’Evangelista, ad un uomo
di nome Giuseppe. Lo chiamava uomo, virum, non perché marito, ma perché
uomo di virtù. O piuttosto perché, secondo l’Evangelista, è detto non
semplicemente uomo, ma il suo uomo, così chiamato perché tale era ritenuto.
Dovette dunque esser chiamato «il suo uomo» perché così doveva essere creduto,
come meritò non di essere, ma di essere chiamato padre del Salvatore, come
afferma l’Evangelista: Gesù aveva circa trent’anni quando cominciò il suo ministero,
ed era ritenuto figlio di Giuseppe (Lc 3, 23). Non fu dunque marito della madre, né
padre del Figlio, sebbene per una certa e, come fu detto, necessaria disposizione
divina, tale sia stato per un certo tempo chiamato e creduto.
16. Chi e quale uomo sia stato questo Giuseppe lo possiamo congetturare da
questo titolo con cui meritò di essere onorato da Dio, di essere detto e creduto
padre di Dio (anche se nel senso di padre nutrizio) , lo deduciamo dal suo
stesso nome di Giuseppe, che significa aumento. Nello stesso tempo pensiamo a
quell’ antico grande Patriarca venduto in Egitto, e riconosciamo che il nostro,
non solo ne ha ereditato il nome, ma ne ebbe la castità, l’innocenza e la grazia. A
quel modo infatti che l’antico Giuseppe, venduto e condotto in Egitto per
l’invidia dei fratelli, prefigurò la vendita di Cristo, questo, fuggendo l’invidia di
Erode, portò Cristo in Egitto. Quello, restando fedele al padrone non volle
peccare con la moglie di lui; questi, riconoscendo vergine la sua padrona,
Madre del Suo Signore, la custodì fedelmente, mantenendosi vergine anche lui.
A quello fu data l’intelligenza di sogni misteriosi; a questo fu dato di conoscere
e di essere partecipe dei misteri celesti. L’antico Giuseppe mise in serbo il
frumento, non per sé, ma per tutto il popolo; il nostro ricevette dal cielo il pane
vivo, da conservare sia per sé che per tutto il mondo. Non v’è dubbio che sia
stato un uomo buono e fedele questo Giuseppe al quale andò sposa la Madre
del Salvatore. Servo fedele e prudente, dico, che il Signore scelse a sostegno
della sua Madre, per provvedere al sostentamento della sua carne, e perché
fosse sulla terra il solo coadiutore del grande disegno di Dio, a lui fedelissimo.
Si dice inoltre che egli fosse della stirpe di Davide (Lc 1, 27). Veramente dalla
famiglia di Davide, veramente discendeva da stirpe regale questo Giuseppe,
nobile per nascita, ancor più nobile per i sentimenti. Vero figlio di Davide, non
degenere dal padre suo. Davvero figlio di Davide, non solo per la carne, ma per