Page 19 - Lodi della Vergine Madre
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2. Entrato dunque l’Angelo da lei disse: Ave, piena di grazia, il Signore è con te.
Leggiamo negli Atti degli Apostoli che anche Stefano era pieno di grazia, e che
anche gli Apostoli furono pieni di Spirito Santo, ma in modo molto diverso da
Maria. Del resto, né in S. Stefano abitò corporalmente la pienezza della divinità,
come in Maria, né gli Apostoli concepirono come lei per opera dello Spirito
Santo. Ave, disse, piena di grazia; il Signore è con te. Che meraviglia se era piena di
grazia lei, con la quale stava il Signore? Ma quello piuttosto che fa meraviglia è
che colui che aveva mandato l’Angelo alla Vergine fu trovato che stava con la
Vergine. Fu dunque Dio più veloce dell’Angelo, poiché Egli prevenne sulla
terra il suo pur sollecito ambasciatore? Non c’è da stupirsene. Infatti, mentre il
Re stava nel suo recinto (nella sua dimora), il nardo della Vergine esalò il suo
profumo (Ct 1, 11), e quel fumo aromatico salì al cospetto della sua gloria, e
trovò grazia agli occhi del Signore, mentre i circostanti esclamavano: Chi è costei
che sale dal deserto, come colonna di fumo (che si sprigiona) dagli aromi di mirra e
d’incenso? (Ct 3, 6). E subito il Re, uscendo dal suo luogo santo, esultò come un
gigante che percorre la via, e benché partito dalla sommità del cielo, spronato
da vivissimo desiderio, con rapido volo giunse prima del messaggero alla
Vergine che aveva amata, che si era scelta, dalla cui bellezza era stato
affascinato. Vedendolo venire da lontano, la Chiesa piena di gioia e di esultanza
grida: Eccolo che viene saltellando sui monti, valicando le colline (Ct 2, 8).
3. Con ragione il Re è rimasto affascinato dalla bellezza della Vergine. Questa
aveva infatti messo in pratica gli ammonimenti che Davide suo padre le aveva
rivolti: Ascolta, o figlia, guarda e porgi l’orecchio e dimentica il tuo popolo e la casa di
tuo padre, e se farai questo, il Re s’invaghirà della tua bellezza (Sal 44, 11. 12). Udì la
Vergine, e vide, non come alcuni che, udendo, non ascoltano, e vedendo non
capiscono, ma essa ha udito e creduto, ha veduto e ha compreso. Porse il suo
orecchio, cioè, all’obbedienza e il suo cuore alla disciplina, e dimenticò il suo
popolo e la casa di suo padre, perché non si curò di aumentare il suo popolo
dandogli figli, né si preoccupò di dare un erede alla casa di suo padre; ma
considerò come immondezza quanto avrebbe potuto avere dalla casa paterna di
cose di questa terra, pur di guadagnare Cristo. Né venne meno al proposito,
anche quando accettò Cristo come figlio, e non mancò al suo intendimento di
restare vergine. Bene pertanto è detta piena di grazia, perché conservò la grazia
della verginità, e acquistò inoltre la gloria della maternità.
4. Ave, disse, piena di grazia, il Signore è con te. Non disse: «Il Signore è in te», ma:
il Signore è con te. Dio infatti che per la sua sostanza semplice è ugualmente tutto
dappertutto, nelle creature razionali lo è in modo diverso che nelle altre, ed è
presente ancora in modo diverso, quanto agli effetti, secondo che sono buone o
cattive. Nelle creature irrazionali Egli è, senza però che esse lo comprendano.
Da tutte le creature razionali Dio può essere compreso per la cognizione, ma
solo dai buoni è posseduto anche per l’amore. Nei soli buoni dunque egli è in
modo da essere anche con loro per la concordia della volontà. Infatti, mentre
essi sottomettono le loro volontà alla giustizia, talmente che non disdice che Dio