Page 22 - Lodi della Vergine Madre
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in benedizione, e la sterilità viene ricompensata con la fecondità.

                  8. Apri il seno, o Vergine, dilata il tuo grembo, prepara il tuo utero, perché ecco
                  sta per compiere in te grandi cose colui che è potente, talmente che, invece della
                  maledizione  d’Israele,  tutte  le  generazioni  ti  chiameranno  beata.  Non  aver
                  timore della fecondità, perché non ti toglierà l’integrità. Concepirai, ma senza
                  peccato. Sarai gravida, ma senza sentire il peso. Partorirai, ma senza tristezza.
                  Non conoscerai uomo, e partorirai un figlio. Quale figlio? Sarai madre di colui
                  che ha Dio per Padre, il Figlio dello splendore del Padre sarà la corona della tua
                  carità. La Sapienza del cuore del Padre, sarà il frutto del tuo grembo verginale.
                  Insomma, darai alla luce Dio, e da Dio concepirai. Fatti dunque animo, Vergine
                  feconda, casta puerpera, madre intatta, perché non sarai ormai più maledetta in
                  Israele, né annoverata tra le sterili. E se ancora tu fossi considerata maledetta da
                  Israele  secondo  la  carne,  non  perché  sterile,  ma  perché  invidiata  per  la  tua
                  fecondità, ricordati che anche Cristo portò la maledizione della croce, e nei cieli
                  ti ha benedetta come sua madre; ma anche sulla terra tu sei chiamata benedetta
                  dall’Angelo e giustamente proclamata beata da tutte le generazioni della terra.
                  Benedetta dunque tu fra le donne, e benedetto frutto del tuo grembo.

                  9.  Maria,  udito  ciò,  fu  turbata  alle  sue  parole,  e  si  domandava  che  cosa  potesse
                  significare quel saluto (Lc 1, 29). È proprio delle vergini, che sono veramente tali,
                  essere sempre timorose e mai sicure, e per evitare le cose pericolose, stanno in
                  guardia  anche  dove  non  c’è  pericolo,  sapendo  che  esse  portano  un  tesoro
                  prezioso  in  vasi  di  creta,  e  che  è  sommamente  arduo  vivere  come  angeli  in
                  mezzo agli uomini, camminare sulla terra alla guisa degli abitatori del cielo, e
                  condurre una vita casta in una carne mortale. E perciò qualunque cosa accada
                  di  nuovo  o  d’improvviso  le  insospettisce,  quasi  vi  potesse  essere  nascosta
                  un’insidia, un tranello teso contro di loro. Ecco perché anche  Maria si turbò al
                  discorso dell’Angelo. Si turbò, non si agitò. Sono turbato, dice il Salmista, e senza
                  parole. Ripenso ai giorni passati, ricordo gli anni lontani (Sal 76, 5-6). Così dunque
                  anche Maria si turbò e rimase senza parole, ma pensava che cosa significasse quel
                  saluto. Il  turbarsi fu proprio della verecondia verginale, il non agitarsi derivò
                  dalla  sua  fortezza,  il  tacere  e  pensare  dalla  prudenza.  Pensava  poi  che  cosa
                  significasse quel saluto. Sapeva, la vergine prudente, che spesso l’angelo di Satana
                  si trasforma in angelo di luce, e perché era certamente umile e semplice, non si
                  attendeva affatto dall’Angelo Santo alcunché di simile; e per questo pensava che
                  cosa significasse quel saluto.

                  10. Allora l’Angelo osservò la Vergine, e accorgendosi facilmente dei pensieri
                  che  si  rivolgevano  nella  sua  mente,  la  consola,  la  rassicura,  e  chiamandola
                  familiarmente  per  nome,  la  persuade  con  benignità  a  non  aver  paura.  Non
                  temere,  dice  Maria, hai trovato grazia presso  Dio  (Lc  1,  30).  Non  c’è  qui  nessun
                  inganno, nessuna falsità. Non sospettare nessun raggiro, nessuna insidia. Non
                  sono un uomo, ma uno spirito, un Angelo di Dio, non di Satana.  Non temere,
                  Maria: hai trovato grazia presso Dio. Oh se  sapessi quanto piace  all’Altissimo la
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