Page 45 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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Ma come essa è in noi tutti per natura, c’è anche chi può percepirla al di fuori
                  della grazia, della fede e di tutte le pratiche di virtù: queste sono le persone che
                  si dedicano al raccoglimento naturale al di sopra delle immagini sensibili, nella
                  semplicità nuda della loro essenza: credono allora di essere santi e felici.
                  Altri sognano addirittura di essere Dio:  per questi niente  è buono né cattivo,
                  purché possano privarsi delle immagini, scoprire e possedere la propria essenza
                  in uno stato di vuoto assoluto. Uomini ipocriti e senza fede, di cui ho già parlato
                  precedentemente nella settima categoria, e ai quali non bisogna donare il santo
                  Sacramento.  Sono  assolutamente  nel  falso  e  portano  la  maledizione  di  Dio  e
                  della santa Chiesa.
                  Ma adesso alzate gli occhi al di sopra della ragione e dell’esercizio di ogni virtù,
                  e guardate con uno spirito amorevole e degli occhi attenti questa vita superiore
                  che  è  la  radice  e  la  causa  di  tutta  la  vita  e  di  tutta  la  santità.  La  si  può
                  considerare  come un  glorioso  abisso della ricchezza di  Dio  e  come  una fonte
                  vivente dove noi ci sentiamo uniti a Dio, e che sgorga in tutte le nostra forze
                  nella  grazia  e  in  doni  multipli,  ciascuno  ricevendo  in  particolare  in  base  ai
                  propri bisogni e secondo che ne sia degno. In questa sorgente di vita superiore
                  noi siamo tutti uniti a Dio; ma nel ruscello della grazia che ne scaturisce c’è una
                  distinzione, ciascuno di noi ricevendo in particolare quello che gli conviene.
                  Tuttavia restiamo sempre reciprocamente uniti attraverso la carità e la comunità
                  di  natura  umana,  ma  soprattutto  attraverso  la  vita  superiore  dove  noi  siamo
                  tutti uniti a Dio. Questa unione con Dio oltrepassa la ragione e i sensi: ci dona
                  un solo spirito e una stessa vita con Dio. E questa vita, nessuno la può vedere,
                  scoprire,  possedere  se  non  è,  per  l’amore  e la  grazia  di  Dio,  morto  lui  stesso
                  nella vita superiore, battezzato in questa sorgente, avendo ricevuto lo Spirito di
                  Dio  nuova  nascita  della  libertà  divina.  Poi  bisogna  che  egli  resti  sempre
                  interiormente  unito  a  Dio  nella  vita  superiore  e  attraverso  la  ricchezza  e  la
                  pienezza del suo amore, rinnovandosi continuamente e facendo sgorgare, sotto
                  l’influenza della grazia, tutte le virtù.
                  Guardate, questa è la vita eterna e celeste, nata dallo Spirito santo e alimentata
                  continuamente  dall’amore  tra  Dio  e  noi;  poiché  Dio  opera  eternamente  nel
                  vuoto della nostra anima, e noi abbiamo tutti una vita eterna con il Figlio nel
                  Padre; e questa stessa vita sgorga dal Padre e nasce da lui con il Figlio; essa è
                  eternamente conosciuta da lui con il Figlio e amata nello Spirito Santo.
                  Noi possediamo anche una vita superiore, che eternamente è in Dio prima di
                  tutta  la  creazione.  È  dopo  questa  vita  che  Dio  ci  ha  creato,  non  che  lui  ci  ha
                  tratto da essa, né dalla sua propria sostanza, ma creati dal nulla. E la nostra vita
                  creta è legata alla vita eterna che noi possediamo in Dio  come alla sua causa
                  eterna,  che  gli  è  propria  per  natura.  È  per  questo  che  la  nostra  vita  creata  è,
                  senza intermediario, una sola vita con quella che noi possediamo in Dio. E la
                  vita  eterna  che  noi  possediamo  in  Dio  è  senza  intermediario  una  con  Dio.
                  Poiché lui è un esemplare vivente di tutto quello che ha creato; è la causa e la
                  fine di tutte le creature; è da una sola vista infine (veduta) che lui conosce se
                  stesso e tutte  le cose. E tutto quello che conosce  distintamente  nello specchio
                  della sua saggezza, immagini, ordine, forme, ragioni, tutto ciò è verità e vita, ed
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