Page 40 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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Coloro che vivono così sono nella via comune con la quale si arriva in cielo, via
                  che tutti i cristiani devono necessariamente seguire per essere salvi, comunque
                  non senza severe penitenze e un lungo purgatorio.



                  CAPITOLO SEDICESIMO

                  Sulla settima categoria di persone


                  Viene  in  seguito  la  settima  categoria,  che  comprende  tutti  gli  uomini  che
                  meritano di essere disprezzati e respinti da Dio. Non gli si darà il Sacramento
                  né durante la loro vita, né al momento della morte, a meno che essi non facciano
                  penitenza.
                  Questi sono innanzitutto i pagani e gli ebrei e tutti gli infedeli. Poi sono i cattivi
                  cristiani  che  bestemmiano  e  disprezzano  il  Cristo,  che  non  stimano  l’augusto
                  Sacramento o non credono che in esso sia presente la sua carne e il suo sangue.
                  Sono tutti reietti.
                  Le suggestioni e  le tentazioni senza consenso della volontà  non sono,  è  vero,
                  soppresse con la grazia. Bisogna combatterle e trionfare con la fede,  al fine di
                  meritare  ricompensa  e  non  riprovazione;  tuttavia  è  più  santo,  più  facile  e
                  migliore praticare semplicemente la fede, al di sopra della ragione, senza alcuna
                  pena né lotta.
                  Ci sono ancora altri uomini cattivi e diabolici che dicono di essere il Cristo in
                  persona o Dio: il cielo e la terra sono stati fatti dalle loro mani, e li sostengono
                  con tutto quello che esiste. Superiori a tutti i Sacramenti della santa Chiesa, non
                  ne  hanno  bisogno  e  non  ne  vogliono.  Quanto  agli  ordini  e  usi  ecclesiastici  e
                  tutto  quello  che  i  santi  hanno  lasciato  nei  loro  scritti,   essi  se  ne  prendono  il
                  gioco  e  non  ne  ricordano  niente.  Ma  ritengono  santi  e  perfetti,  invece,  la
                  sregolatezza, una eresia detestabile e i costumi selvaggi che loro stessi hanno
                  inventato. La pena e l’amore di Dio sono fuggite dal loro cuore; non vogliono
                  conoscere né bene né male e pretendono di avere conosciuto presso di loro, al di
                  sopra della ragione, l’essere senza usanze. Così gli sembra, nella loro follia, che
                  tutte le creature ragionevoli, buone o malvagie, angeli o demoni, diventeranno
                  nell’ultimo giorno una sola essenza senza modes; e dicono che questa essenza
                  sarà Dio, di natura felice, senza conoscenza né volontà.
                  È  questa,  voi  lo  sottolineate,  l’opinione  più  empia  e  folle  che  si  sia  ascoltata
                  dall’inizio del mondo.
                  Tuttavia molte persone che sembravano spirituali sono sedotte da queste idee e
                  altre simili e diventano peggio dei demoni. La loro incredulità è condannata dai
                  pagani e dagli ebrei, dalla legge naturale e dalla ragione e da tutto quello che è
                  detto  nella  scrittura  dei  cattivi  e  dei  buoni,  degli  angeli  e  dei  demoni,  dalle
                  parole di Dio stesso e dai suoi atti.
                  La nostra fede cattolica, in effetti, ci insegna che Dio è Trinità nell’ Unità e Unità
                  nella Trinità, e che la sua natura è di conoscersi e amare lui stesso e di gioire
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