Page 37 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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conformi ora alla vita di Nostro Signore Gesù Cristo e all’insegnamento delle
Scritture, assomigliano di più ai più grandi santi che ne facevano un tempo. Essi
possedevano anche la vera radice della perfetta contemplazione e della perfetta
attività in tutte le virtù. Io potrei dire la stessa cosa di tutti coloro che, al di fuori
della vita religiosa, si esercitano al ritorno interiore e all’unità con Dio, e che,
d’altra parte, si rivolgono verso l’esteriorità praticando le buone opere per
l’utilità del prossimo, tutte le volte che lo reclama. Costoro, in effetti, sono tutti
più perfetti, più elevati, più vicini a Nostro Signore e gli assomigliano di più di
coloro che si dedicano esclusivamente all’interiorità senza rivolgersi
all’esteriorità attraverso le opere della carità, purché restino padroni di loro
stessi e che il servizio del prossimo lo esiga.
Chi nell’intimo vuole solo vivere e contemplare,
senza preoccuparsi di aiutare il prossimo,
non ha nessuna vita intima né vera contemplazione,
ma sbaglia in tutte le sue azioni.
Bisogna assolutamente guardarsene.