Page 42 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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arsi al palo; poiché davanti a Dio sono condannati e appartengono al pozzo
dell’inferno, ben lontani e ben più in basso di tutti i demoni.
Ci sono ancora, voi lo sapete, tutti coloro che vivono nel peccato mortale e
imitano il mondo con una vita grossolana, senza timore, amore né riverenza per
Dio; non obbedendo né a Dio, né alla santa Chiesa, né alla legge cristiana. Non
andranno al Sacramento, non più degli orgogliosi e i persecutori del loro
prossimo.
Avari, avidi, senza viscere,
collerici, invidiosi, crudeli e malefici,
che tempestano, bestemmiano, giurano e litigano
usurpano, accaparrano, sono pronti a tutto,
astuti, cattivi, ingannatori e cattivi consiglieri,
falsi e senza nessun credito in tutte le loro azioni,
pigri e pesanti, capaci di alcuna virtù,
ma zelanti, pieni di fretta, di calore al peccato,
intemperanti, mangioni e simili a dei maiali,
ebbri di buon mattino e anche la sera.
Che siano così pazzi non fa grande meraviglia;
non pensano che a mangiare, a bere, ad avere il ventre pieno,
è questo il loro dio: sono la preda del diavolo.
Vogliono riempire tutta la loro tonnellata di cibo, di pesce senza misura:
non c’è niente di buono da trarne.
Poiché è volere una vita impura
donare al proprio corpo piena soddisfazione,
in parole, opere ed attitudini.
Questi sono i recipienti del diavolo,
perché sono gli schiavi del peccato:
il demone è di pieno diritto loro padrone.
Guardate che cattiva cerchia loro tutti,
sono decaduti dalla grazia di Dio.
Non bisogna donargli il Sacramento,
perché tutta la loro vita non è che una caduta,
a meno che per contrizione essi non ritornino
e cerchino il perdono del Signore.
Poiché la grazia di Dio è sempre pronta
per coloro che vogliono correggere i loro misfatti.
Ecco dunque, quando il peccatore si converte, deplora e confessa i suoi sbagli
davanti al prete, con la volontà di fare penitenza, Dio lo accoglie. Il prete si
rallegra allora con i santi e gli angeli, e gli dona il santo Sacramento, in qualsiasi
momento dell’anno ci si trovi. Ma a quelli che nella loro incoscienza, senza
ripensamenti né contrizione, perseverano nella loro malizia, che siano in punto
di morte o ancora in vita, non gli si donerà il Sacramento, e non li si interrerà
con i cristiani. Poiché se l’uomo persiste nella sua cattiva volontà e resta senza