Page 43 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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contrizione nei suoi peccati, non c’è né papa, né prete che vive che possa
assolverlo: se muore è dannato.
Si incontrano ancora degli uomini dotati di bontà naturale e di un felice
temperamento, allegri di cuore, generosi e compassionevoli, di sangue caldo e
facile a commuoversi, portati facilmente al bene o al male, secondo la società
che frequentano. Cadono a volte in numerosi peccati gravi: ma quando vedono
o ascoltano qualche cosa di positivo da parte di coloro che sono buoni, si
lasciano facilmente prendere dai rimorsi e dalla paura dei propri peccati, e
ritornano contriti alla penitenza.
In altri la coscienza si risveglia sotto l’influenza della malattia e della paura
della morte; o anche in un tempo propizio come la quaresima, i sermoni ed altre
pratiche di penitenza in uso nella santa Chiesa, hanno come risultato di
intaccarli moralmente di contrizione e di fargli prendere coscienza dei loro
peccati. Da questo momento, docili alla grazia di Dio, deplorano e confessano i
propri peccati e desiderano dare soddisfazione a Dio, alla santa Chiesa e a tutti
gli uomini, secondo il poro potere. Unendo anche la propria volontà a Dio,
possono allora andare al Sacramento, sostenuti dalla sua misericordia.
Malgrado essi cadano spesso, si lasciano sempre più facilmente commuovere e
sono più disposti a rialzarsi rispetto al altri che hanno una tempra più dura e
più cattiva. E quando essi restano rigidi, approfittano anche di più della grazia
e delle virtù di coloro il cui temperamento è cattivo e snaturato.
Ancora, tutti coloro che in quaresima, si conformano al buon costume e fanno
con lealtà e contrizione di cuore la propria confessione, che accettano la
penitenza del loro confessore e hanno anche il buon proposito di vivere
secondo la volontà di Dio, agendo o astenendosi e praticando la vera carità
verso Dio e verso gli altri fratelli nella fede, allora riceveranno a Pasqua Nostro
Signore, essendo in grazia con lui, secondo il consiglio del loro confessore e in
vera umiltà di anima e di corpo.
Ci sono anche tutti quegli uomini che, vivendo nel mondo, si mantengono in
accordo con Dio e con la santa Chiesa, ed hanno una tale buona volontà che con
la grazia di Dio si mantengono solidi e non commettono gravi peccati. Che
siano sposati o no, padroni o servitori, compratori o venditori, coinvolti in
qualsiasi genere di commercio, di lavoro o di onesto traffico, non vogliono in
alcun modo ingannare né ledere gli altri, derubare né trattenere le cose altrui;
ma veritieri e onesti in tutte le cose, essi desiderano solamente vivere secondo i
comandamenti di Dio e della santa Chiesa, senza odio, né invidia, né avversione
per le persone, generosi, al contrario, e compassionevoli verso tutti i bisognosi.
Ascoltano volentieri la messa e le istruzioni; hanno timore, riverenza e amore
verso Dio e tutte le persone per bene; si dispiacciono e confessano umilmente
davanti al sacerdote tutte le proprie debolezze e si sottomettono alla penitenza e
alle altre buone opere. Anche se presi da mille preoccupazioni esteriori per
guadagnare il pane per sé e per la famiglia o fare l’elemosina ai poveri, possono
tuttavia, confidando nella misericordia di Dio, ricevere il Sacramento in tutte le
grandi feste, se lo desiderano. Poiché, anche se si imbattono spesso in sbagli