Page 49 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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CAPITOLO DICIANNOVESIMO
Sullo stato di vuoto nella natura semplice e sulla purezza
dello spirito
Comprendete ora come elevare bene il vostro spirito; poiché l’uomo in questo
modo oltrepassa tutte le proprie capacità e la loro attività, e giunge ad uno stato
di vuoto nella natura semplice e nella purezza dello spirito.
Ora, questo stato di vuoto è in noi la scomparsa di tutte le immagini. La natura
semplice è lo sguardo rivolto verso la verità eterna. La purezza dello spirito è
l’unione con lo Spirito di Dio, lì dove noi ci sentiamo uniti a Dio, uniti in Dio,
uno stesso spirito con Dio e ci superiamo in Dio.
Questa unione vivente che noi sperimentiamo con Dio è attiva e si rinnova
sempre tra noi e lui. In effetti, il bacio e l’abbraccio ci mostrano una dualità che
non ci permette di restare in noi stessi. Vivendo al di sopra della ragione, non
siamo comunque senza di essa, e abbiamo coscienza di toccare e di essere
toccati, di amare e di essere amati, di ricominciare sempre e di rientrare in noi
stessi, di andare e di venire come un lampo nel cielo. Poiché lottare così e
combattere in amore è risalire una corrente: non possiamo né attraversare né
oltrepassare la nostra natura creata.
Il tocco di Dio, questo sforzo intimo e profondo della creatura, è il grado
supremo dove noi ci rincontriamo con Dio e ci uniamo a lui nell’amore. Da
questa viva sorgente, in effetti, dallo Spirito Santo, agente della nostra unione a
Dio, nasce con abbondanza un’onda così potente, così divinamente impetuosa,
che noi non possiamo penetrare nel baratro del suo amore senza fondo: è il
tocco di Dio. Ed è per questo che restiamo sempre in noi stessi, al di sopra della
ragione e senza immagini, con gli occhi fissi sulla bellezza incomprensibile e
tendendo verso essa tutte le nostre forze.
Sono queste le tre proprietà della natura dell’anima, la sua vita e la sua azione,
ed è così che essa è simile a Dio nella sua parte più nobile, là dove risponde alla
santa Trinità di Dio. Là, in effetti, essa è vuota, senza immagini, abitazione del
Padre, suo tempio e suo regno. E lo stesso Padre genera suo Figlio, la sua luce
infinita, davanti agli occhi dell’anima grandi, aperti e attenti; fa fluire il suo
Spirito, dona il suo amore come prezzo di questo intimo sforzo umano teso
verso l’eternità.
Quando noi agiamo, guardiamo sempre la somiglianza nella purezza del nostro
spirito; poiché riconosciamo in noi stessi che il nostro sguardo e il nostro sforzo
tendono verso un altro che noi stessi; in ciò noi abbiamo somiglianza. Ma
quando è Dio che agisce, il suo Spirito esercita su noi la sua influenza e ci
sottomette alla trasformazione della sua luce e del suo amore; da questo c’è più
che somiglianza, noi diventiamo figli di Dio attraverso la grazia.
E quando sentiamo in noi che la nostra attività e il nostro sforzo vanno verso di
lui, e che, dall’atra parte, sosteniamo la sua azione e il suo lavoro, è per l’effetto
della sua luce, mentre nel suo spirito noi gustiamo il suo amore. L’unione ci
rende uno stesso spirito, uno stesso amore, una stessa vita con lui, ma noi