Page 50 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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restiamo sempre creature: poiché, anche se trasformati nella sua luce e rapiti dal
                  suo amore, riconosciamo bene e sentiamo che siamo altro rispetto a lui.
                  Quindi bisogna continuamente  tendere  verso di lui i nostri sguardi e  i nostri
                  sforzi:  è  la  nostra  opera  per  l’eternità.  Poiché  il  nostro  essere  creati,  non
                  possiamo né perderlo, né completamente superarlo perché rimaniamo sempre
                  altro rispetto a Dio. Il Figlio di Dio, in effetti, ha ben potuto prendere la nostra
                  natura e farsi uomo lui stesso, non ci ha reso Dio; molti uomini vivono ancora
                  nel peccato e sono empi, e portano la propria condanna.
                  Ma  lo  stesso  Figlio  di  Dio  ha  un’anima  creata  dal  nulla,  ed  anche  un  corpo
                  formato  dal  sangue  purissimo  della  Vergine  Maria,  anima  e  corpo  che  sono
                  talmente propri e così ben uniti, che è tutto al tempo stesso il Figlio di Dio e il
                  Figlio di Maria, Dio e uomo in una sola persona. E come l’anima e il corpo non
                  fanno che un solo uomo, così il Figlio di Dio e Gesù Figlio di Maria non sono
                  che lo stesso Cristo vivente, Dio e Signore del cielo e della terra, poiché la sua
                  anima santa è informata dalla Saggezza di Dio. Essa non è tuttavia Dio, né la
                  natura  divina,  poiché  Dio  non  diventa  creatura.  Ma  le  due  nature  restando
                  distinte  sono  unite  in  una  sola  persona  divina:  è  Gesù  Cristo  nostro  caro
                  Signore.
                  Egli  è  solo  con  Dio  al  di  sopra  di  tutte  le  creature,  principe  vivente  e
                  assolutamente potente in cielo e sulla terra, e nessun altro gli somiglia. Poiché la
                  sua  umanità  è  piena  di  tutti  i  doni  di  Dio  e  possiede  la  pienezza  di  tutta  la
                  santità; e  mentre  tutto quello che gli altri santi hanno  ricevuto dall’inizio del
                  mondo  e  possono  ancora  ricevere  per  sempre  è  diviso  tra  loro,  secondo  la
                  volontà  di  Dio,  l’umanità  di  Nostro  Signore  ha  ricevuto  solo  lei  la  pienezza
                  indivisibile di tutte le grazie, che da qui si riversa in seguito su tutte le creature
                  che  esse  vogliono  rinnovare.  Ed  è  solo  la  sorgente  di  tutto  il  bene  che  noi
                  possediamo o possiamo ottenere da Dio.



                  CAPITOLO VENTESIMO

                  Sulla dignità e la grande potenza di N. S. Gesù Cristo

                  È la grazia di Nostro Signore Gesù Cristo che deve illuminarci in tutta la verità,
                  secondo i nostri bisogni. Dal principio, in effetti, quando la sua anima fu creata
                  e  unita  alla  Saggezza  di  Dio,  essa  era  di  intendimento  così  chiaro  e  di
                  intelligenza così luminosa che conosceva distintamente tutte le creature presenti
                  e a venire. La sua umanità santa ricevette dall’alto, dalle mani del Padre celeste,
                  potenza e pieno potere su tutte le cose in cielo e in terra, al fine di poter a suo
                  piacimento donare e prendere, comandare sulla morte e sulla vita, compiere dei
                  prodigi e dei miracoli, perdonare i peccati, conferire la grazia e la vita eterna.
                  Poiché tutto ciò che Dio ha creato è stato sottomesso alla sua umanità secondo
                  tutti i suoi voleri; lo Spirito Santo si è posato nella sua anima e nella sua natura
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