Page 30 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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CAPITOLO DECIMO
Quanto differiscono le persone che si avvicinano al santo
sacramento, gli uni per la propria salvezza eterna, gli altri per
la propria condanna
Ci sono ora delle distinzioni da stabile tra coloro che ricevono il santo
Sacramento, che siano chierici o laici.
La prima categoria, dalla quale comincio, comprende coloro che per natura
provano tenerezza nel cuore. Dal momento in cui sono toccati dalla grazia di
Dio, alla condizione che la seguono e le obbediscano, la loro affezione e il loro
desiderio si scaldano e si commuovono d’amore per l’umanità di Nostro
Signore, anche disprezzando e abbandonando facilmente tutto quello che è al
mondo, al fine di potersi dedicare alla premura a tutto l’ardore dei loro
desideri. E come loro non possono avvicinarsi a Nostro Signore se non nel
Sacramento, provano un ardore impaziente, causato dal loro amore intimo e dal
desiderio insaziabile che hanno di ricevere questo Sacramento, a tal punto che
pensano a volte di perdere i sensi e morire se non possono ottenerlo. Ma si
trovano pochi uomini di questo tipo. Sono, molto spesso, delle donne o delle
ragazze, o pochi uomini; poiché queste persone hanno una complessione più
delicata e non sono ancora elevate né illuminate secondo lo spirito. È per questo
che l’esercizio della loro devozione resta sensibile e affettivo, interamente
occupato dalla rappresentazione dell’umanità di Nostro Signore; e esse non
possono concepire né comprendere come si possa riceverlo nello spirito al di
fuori del Sacramento. Per questo succede che esse soffrano interiormente a
causa dell’affezione e del desiderio che provano per Nostro Signore. Nessuno è
allora capace di farle ragionare e calmare, di donargli aiuto né riposo prima che
esse non abbiano ricevuto il Sacramento. Ma dal momento in cui l’hanno
ricevuto, sono pienamente soddisfatte e si abbandonano al riposo, sostenute
dall’inclinazione spirituale e dalla dolcezza sovrabbondante che le inonda
nell’anima e nel corpo. E questo dura fino a che una nuova grazia e un nuovo
trasporto si impossessano del loro essere e di tutte le forze della loro anima.
Poiché da allora esse sono colte di nuovo dall’affezione e dal desiderio, con
grande impazienza, come se non avessero ricevuto niente. Il loro cuore si apre
completamente e aspira a ricevere di nuovo il santo Sacramento; esse sembrano
veramente non ragionare. Esse assomigliano molto a quell’ufficiale reale che
pregava Nostro Signore di scendere a Capharnaüm e di guarire suo figlio in
punto di morte. E come il Signore gli rispondeva: “Se voi non vedete dei
miracoli né dei segni, non credete”, l’ufficiale rispose: “Signore, scendi prima
che mio figlio muoia.” Poiché egli non credeva che Nostro Signore poteva
guarire suo figlio se non veniva nella sua casa e non posava la mano sulla sua
testa, o non faceva qualche altro segno per guarirlo.