Page 27 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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spirito. È che ci mostra l’acqua che è mescolata con il vino nel calice dove si
consacra il sangue; poiché in questa acqua unita al vino alla consacrazione,
vediamo il popolo di Cristo che gli è unito e vive nel suo sangue; ed è questa la
vita che nessuno può possedere né conoscere se non è un cristiano fedele, unito
al Cristo nel suo amore.
Infine c’è un quarto pegno di amore, che il Cristo ha lasciato ai suoi amici di
scelta che vivono in lui. Questo pegno, noi lo riconosciamo in quello che il
Cristo ha voluto donarci, come cibo e sostegno, un alimento e un beveraggio di
grande prezzo, la sua carne e il suo sangue, che di diritto non appartiene che a
lui solo. Lui stesso ha detto, in effetti : “Colui che mangia la mia carne e beve il
mio sangue dimora in me ed io in lui; non morirà, ma vivrà in eterno.” Questo
bisogna intendere spiritualmente di una vita simile a quella degli angeli e dei
santi, che hanno il Cristo come cibo e come beveraggio, e non si servono per
questo né dei denti né della bocca. Poiché il Cristo è il pane vivente del cielo; il
Padre lo ha inviato al mondo e con amore noi lo mangiamo e ce ne nutriamo
spiritualmente come fanno gli angeli e i santi nel cielo, e come il Cristo stesso
nel suo amore ci consuma tutti in lui.
Così, consumare ed essere consumati è avere una vita eterna e felice nel Cristo
che è di nuovo cibo e beveraggio. Tuttavia, quelli che fanno così desiderano
maggiormente il santo Sacramento, e allo stesso tempo hanno più capacità ed
attitudine degli altri uomini; poiché amano i modi e le pratiche della santa
Chiesa, come il Cristo le ha stabilite e ordinate per il suo onore ed utilità del suo
popolo. Così loro crescono, continuamente si fortificano nella grazia e in tutte le
virtù, interiormente ed esteriormente, poiché tutto quello che hanno
spiritualmente all’interno, lo ricevono anche esteriormente nel santo
Sacramento. Santi per quello che ricevono, più santi ancora per quello che
possiedono, i due processi uniti gli donano la suprema santità.
Quelli, invece, che ricevono il santo sacramento indegnamente, nello stato di
peccato mortale, pronunciano loro stessi la loro condanna. Quanto a quelli che
non lo ricevono né nello Spirito Santo, né sacramentalmente, sono morti davanti
a Dio, vivendo semplicemente secondo la natura, al di fuori della grazia.
Ho detto come noi dobbiamo riceverlo e come si lo si consuma e si è consumati.
CAPITOLO NONO
Cause e ragioni per le quali il Cristo ha voluto donarsi velato
e nascosto nel sacramento, e non si è scoperto nella forma che
possedeva allora sulla terra
e che ora ha nel cielo
Ci sono molte persone villane e insensate che pretendono di essere più sagge
del Cristo, la Saggezza di Dio. Si domandano perché il Cristo ha voluto donarsi