Page 26 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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forze superiori della nostra anima al fine di ricevervi la sua somiglianza, cioè la
sua grazia e i suoi doni, che ci rinnova, ci eleva al di sopra della natura e ci
rende simili a lui per amore e virtù.
Questa somiglianza sopranaturale con Dio, che ci dona la grazia e le virtù, eleva
la nostra memoria fino ad una nudità senza immagini, la nostra intelligenza alla
verità semplice e il nostro volere alla libertà divina: e così siamo simili a Dio per
la grazia e le virtù, e, colui che oltrepassa la somiglianza, uniti a lui nella
beatitudine. Tale è la prima garanzia d’amore per Dio alla natura umana, di
averci creato a sua immagine e somiglianza.
Ma dal momento che il primo uomo, Adamo, smise di obbedire e trasgredire
l’ordine del Signore, perse nello stesso tempo per il suo peccato la somiglianza
con Dio; fu bandito dal Paradiso e si vide chiudere l’entrata del regno di Dio per
lui e per noi tutti con lui.
Questa fu l’occasione per Dio di donarci a tutti un secondo pegno d’amore,
inviando il suo unico Figlio nel nostro mondo, affinché fosse uomo con noi e
fratello di tutti. E il Figlio di Dio si è umiliato perché noi ci elevassimo; si è
impoverito per arricchirci; si è consegnato al disprezzo per riempirci di onori.
Tuttavia le sue umiliazioni non lo hanno fatto decadere, poiché lui è rimasto
quello che era. È rimasto Dio diventando uomo, al fine che l’uomo diventi Dio.
Ha preso la nostra umanità a tutti, come un re prende gli abiti dei suoi familiari
e dei suoi servitori, in modo che noi siamo rivestiti con lui dello stesso abito, che
è la natura umana.
Ma allo stesso tempo, come privilegio unico, ha donato alla sua anima e al suo
corpo nato dalla pura Vergine Maria, il vestito reale della sua personalità
divina. Per natura questo abito non apparteneva che a lui solo, poiché lui è Dio
e uomo in una sola persona. Per esserne rivestiti noi stessi con lui, abbiamo
bisogno della sua grazia, che ci dona il potere di amare di tale sorta che noi
rinunciamo a noi stessi e oltrepassiamo la nostra personalità creata. In questo
modo si costituisce per noi l’unione con la sua persona, che è la verità eterna.
Per natura, in effetti, lo sapete, siamo tutti nati inclini alla collera, omicidi,
transfugi dal regno di Dio. È il fatto del primo uomo che, per la sua
disobbedienza, ha perso la grazia che doveva trasmettere a tutti i suoi
discendenti nella natura umana. Per espiare questo peccato, il Padre ci ha
inviato suo Figlio, che ha preso la nostra natura e per l’operazione dello Spirito
Santo si è fatto uomo. Ma questa non era sufficiente perché i nostri peccati
fossero perdonati, poiché il Padre voleva punirlo secondo la giustizia. È per
questo che lui consegnò suo Figlio alla morte per espiare i peccati del mondo, e
il Figlio si sottomise alla morte, e lo Spirito Santo compì questa opera
nell’amore.
È la terza garanzia di amore, che consiste in quello che il Figlio di Dio ha
liberato attraverso la sua morte ed ha, attraverso il suo sangue prezioso,
riscattato e pagato davanti alla faccia di suo Padre. È dunque grazie alla sua
morte che noi viviamo. Siamo stati purificati per lui nella fontana di sangue e di
acqua che sgorga da parte sua; il suo sangue ci ha riscattato e l’acqua ci unisce
al suo Spirito in amore. Così restiamo noi continuamente in lui, unendoci nello