Page 16 - Lo specchio dell’Eterna Salvezza
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La seconda qualità, che nessuno può possedere se non ha una coscienza pura, è
la vera conoscenza di Dio. Maria la aveva più di ogni altro, dopo suo Figlio che
è la Saggezza stessa di Dio.
Tuttavia, quando l’angelo le ha portato il messaggio, lei fu piene di paura e si
domandava che cosa poteva essere tale saluto. L’angelo le dice allora: “Non
piangere, Maria, poiché hai trovato grazia davanti al Signore. Tu concepirai e
partorirai un Figlio, e lo chiamerai Gesù. Lui sarà grande davanti al Signore, e
sarà chiamato il Figlio dell’Altissimo. E il Signore, il Padre celeste, gli donerà il
trono di David suo padre, cioè la potenza di David, e regnerà sulla casa di
Giacobbe per l’eternità, e il suo regno non avrà fine” (Lc 1,30-33). Allora Maria
dice all’angelo: “Come avverrà questo se io non conosco un uomo e voglio
conservarmi vergine?” (Lc 1,34). E l’angelo le risponde: “Lo Spirito Santo
discenderà dall’alto su di te e la forza dell’Altissimo ti coprirà della sua ombra.
Anche il Santo che nascerà da te sarà chiamato il Figlio di Dio. Ed ecco che
Elisabetta tua cugina ha concepito un figlio nella sua vecchiaia; ed è al sesto
mese, perché niente è impossibile a Dio” (Lc 1,35-37).
Maria ascoltava queste parole e le capiva, informata dall’angelo e ancor di più
dallo Spirito Santo. Ella allora dice: “Ecco la serva di Dio.” E ugualmente,
mentre Dio la elevava sovranamente, lei stessa si umiliava il più possibile, come
aveva appreso dalla Saggezza di Dio. Poiché colui che è elevato non può
rimanere stabile che attraverso l’umiltà; la caduta degli angeli precipitati dal
cielo lo dimostra perfettamente.
Cosa c’è in effetti di più alto del Figlio di Dio? Ma anche cosa c’è di più umile
che colui che serve Dio e tutto il mondo, come lo ha fatto il Cristo? E chi è più
elevato se non la Madre di Dio? E tuttavia niente è più umile che essere la serva
di Dio e di tutto il mondo come lo è stato Maria? Lei rimette anche la sua
volontà completamente al piacere di Dio, con un grande fervore, dicendo
all’angelo: “Mi succede secondo la tua parola!” (Lc 1,38). Lo Spirito Santo la
ascolta e Dio ne fu così toccato nel suo amore che manda seduta stante nel
santuario di Maria il Cristo che ci ha riscattato di tutti i nostri mali.
Così dunque è da Maria e dall’angelo che noi apprendiamo come il Figlio di Dio
è venuto nel nostro mondo.
CAPITOLO QUINTO
Le cinque considerazioni relative al santo Sacramento
Bisogna innanzitutto sapere come noi dobbiamo ricevere il Figlio di Dio, nel
corpo e nell’anima nel Santo Sacramento. L’insegnamento ci è donato, da una
parte, come simbolo, nella legge ebraica, e, dall’atra parte, nella legge cristiana,
per mezzo delle Sante Scritture. Ma la fede ci eleva al di sopra di tutto quello
che è conoscenza naturale o tradizione scritta e ci dona una certezza, al di fuori
di ogni dubbio, nella grazia di Dio.