Page 80 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
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i  motivi  e  le  cause  delle  azioni;  chiunque  concentra  il  suo  animo  sulle
                  attività, sui segni  o riti dei sacramenti, sulle rubriche e consuetudini, più
                  che  sulla  divina  verità  che  è  in  queste  cose,  rimane  sempre  attivo
                  esteriormente. Non è molto; però, se le sue azioni son fatte con intenzione
                  pura e retta, avrà la vita eterna.


                  CAPITOLO 66
                  Il dono della fortezza

                  Se  colui  che  ha  percorso  tutto  il  cammino  della  Vita  Attiva  vorrà
                  avvicinarsi  maggiormente  a  Dio,  intraprendere  una  pratica  di  vita  più
                  elevata  e  raggiungere  un  grado  superiore  di  perfezione,  deve  portarsi
                  dalle  opere  esterne  alle  loro  cause,  dai  segni  alla  verità  che  essi
                  contengono.  Così,  diventando  padrone  delle  sue  azioni  e  conoscitore
                  della  verità,  potrà  raggiungere  la  Vita  interiore  Affettiva  e  riceverà  il
                  quarto dono di Dio, cioè lo spirito di fortezza, col quale potrà dominare
                  avversità  e  prosperità,  guadagni  e  perdite,  speranze  e  preoccupazioni
                  temporali, tutti gli ostacoli ed ogni molteplicità di cose che distraggono,
                  questo dono lo libera da tutte le creature. E quando sarà libero e sciolto
                  da tutte le immagini, sarà padrone di se stesso, raggiungerà l’unità, senza
                  fatica diventerà uomo interiore, e, al di là di qualsiasi impedimento, con
                  interna  devozione,  sublime  affetto,  lode,  ringraziamento  e  pura
                  intenzione si convertirà a Dio. Gusterà tutte le sue azioni e tutta la sua
                  vita  interna  che  esterna;  anzi,  posto  innanzi  al  trono  dell’adorabile
                  Trinità, spesso sarà preso da un’interna e soave consolazione. Chiunque
                  infatti si reca a questa mensa con lode e ringraziamento e la celebra con
                  intima riverenza, ne beve il vino e gusta e mangia almeno le briciole che
                  cadono  da  quella  mensa.  La  purezza  e  semplicità  d’intenzione  assicura
                  una  costante  pace  interna,  e  se  uno  persevera  nella  lode  e  nel
                  ringraziamento  e  nella  purezza  d’intenzione  sempre  tesa  verso  l’alto,
                  ottiene un duplice spirito di Fortezza; avuto il quale, non s’immergerà più
                  nei  suoi  desideri  istintivi  né  s’indugerà  più  in  consolazioni,  dolcezze,
                  doni di Dio, quiete, pace del cuore; passerà invece liberamente attraverso
                  qualsiasi dono e consolazione, per raggiungere il suo Diletto.
                  È  forte,  dunque,  colui  che  respinge,  abbandona  e  vince  le  quiete
                  occupazioni e le cose terrene. È fornito poi di doppia Fortezza colui che
                  trascende qualunque dono celeste e consolazione. Questi supera tutte le
                  creature  e,  grazie  al  dono  della  Fortezza  spirituale,  con  grande  virtù  e
                  libertà, è padrone di se stesso
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