Page 75 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
P. 75
Ed è in questa che sta il fondamento e l’origine delle nostre facoltà
superiori, il principio e la fine di ogni azione della creatura nell’ordine
natura le soprannaturale. Questa unità non agisce come tale, ma è dal suo
fondamento, cioè, dall’essenza personale dello spirito, che tutte le forze
dell’anima, qualunque cosa facciano, derivano la capacità e l’energia per
agire.
In questa unità lo spirito dell’uomo, o è simile a Dio, attraverso la grazia e
le virtù, o gli è dissimile, a motivo di peccato mortale. Che l’uomo poi sia
fatto a somiglianza di Dio, dev’essere attribuito alla grazia, che è uno
splendore deiforme, che ci illumina con i suoi raggi e ci fa simili a Dio; e
senza questa grazia, non possiamo mai essere uniti soprannaturalmente a
Dio. perciò, sebbene non sia possibile perdere la naturale somiglianza
con Dio, tuttavia, se perdiamo la somiglianza che abbiamo con Lui in
virtù della grazia, saremo eternamente condannati. Pertanto, appena
Iddio benignissimo ci vede disposti in qualche modo a ricevere la sua
grazia, è pronto a vivificarci e a farci simili a Lui, ma solo per sua libera e
personale bontà.
Siamo disposti a ricevere la grazia, ogni volta che ci convertiamo a Lui
con tutta e intera la nostra volontà. In quell’istante Cristo viene a noi, con
o senza mezzo, cioè attraverso i doni della sua grazia o al di sopra di
qualsiasi dono; e noi parimenti andiamo a Lui e in lui, con o senza mezzo,
cioè al di sopra delle virtù o attraverso le virtù. Intanto Egli imprime in
noi la sua immagine e somiglianza; cioè, imprimendo in noi se stesso e i
suoi doni, ci libera dai peccati, si assolve, ci fa liberi e simili a sé. Ma nel
momento steso in cui Egli ci libera dai peccati e ci rende simili a Sé nella
carità, il nostro spirito si tuffa nella fruizione immediata e soprannaturale,
nella quale consiste la nostra salvezza e felicità.
Per Iddio è cosa naturale ch’Egli doni grazia e perdono per sola bontà e
amore, ma per noi è cosa immotivata, imprevista e soprannaturale,
proprio perché noi, che eravamo estranei a Lui e dissimili, ci troviamo
dotati di divina somiglianza e gratificati delle unione con Dio.
CAPITOLO 61
Dio posseduto in unità al di sopra di ogni somiglianza e della grazia
Questa unione e questo incontro, che lo spirito raggiunge senza alcun
mezzo, deve avvenire molto al di sopra della nostra intelligenza, a livello
di essenza. In questa gaudiosa unione avremo pace e quiete costante, sia
al di sopra di noi stessi, sia al di sopra di tutte le cose. E sebbene dalla
stessa unione promanino tutti i doni naturali e soprannaturali, tuttavia lo