Page 79 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
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ognuno, nel fondo del suo spirito, in proporzione del suo amore, cerca
Dio qui e nella vita eterna.
CAPITOLO 65
Vita attiva e vita affettiva secondo i Doni dello Spirito Santo – Timore,
Pietà, Scienza
Trattiamo ora dei gradi delle virtù e della santificazione per vedere come
dobbiamo incontrare Dio nella somiglianza che si acquista con la grazia e
con le virtù, per riposare con Lui nella quiete dell’essenza.
Quando uno vive nel timor di Dio, si dà alle virtù morali e alle pratiche
esterne, obbedisce ai precetti di Dio e della Chiesa ed è pronto ad ogni
opera buona con pura intenzione, ha già una certa somiglianza e
collaborazione con la divina volontà, in ciò che si deve fare e omettere;
egli riposa in Dio con questa somiglianza. Infatti, grazie alla sua fedeltà e
purezza d’intenzione, egli attua la divina volontà, più o meno, a seconda
della somiglianza che ha raggiunto. Egli però attraverso la carità riposa in
Dio, suo Diletto, indipendentemente dalla somiglianza. Se poi si esercita
nel timor di Dio, divinamente ispirato, gli viene dato anche lo spirito di
pietà e di generosità. Avuto questo, diventa pio di animo e di cuore,
mansueto, generoso, più fervente, e cresce quindi la divina somiglianza. E
si ritrova, più di prima, a suo agio nella quiete di Dio, più dilatato e più
immerso nelle virtù. Questa somiglianza e quiete gli riescono più soavi,
quanto più diventa simile a Dio. E se si mette a combattere con grande
impegno e pura intenzione contro le cose, che gli sono d’impedimento
nell’esercizio delle virtù, ottiene anche il terzo dono della scienza e
discernimento, per il quale diventa esperto, assennato e sa che cosa fare o
trascurare, quando deve ricevere o quando deve dare. Attraverso la pura
intenzione e l’amor di dio al di sopra di se stesso fa tutte le azioni con
maggiore gioia. È obbediente al Padre, discreto col Figlio, generoso e
buono con lo Spirito Santo, e così vive in una certa somiglianza con la
sacrosanta Trinità e, grazie alla carità e alla pura intenzione, riposa in Dio.
In questo consiste tutta la Vita Attiva. Si eserciti pertanto, chi vuol
progredire molto seriamente, agendo e obbedendo alla retta intenzione, si
guardi da tutto ciò che è contrario alla virtù e si getti sempre umilmente
ai piedi del Signore Gesù, per crescere di ora in ora nella somiglianza e
nelle virtù. Se farà questo, non potrà sbagliare. Se però si limiterà solo a
questo, rimarrà sempre nella Vita Attiva. Chiunque infatti attende
prevalentemente a quegli esercizi che tengono occupato l’animo, e si
lascia prendere dalla moltitudine delle opere, piuttosto che approfondire