Page 24 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
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sono causa ed esca della guerra, la fragilità della natura, la vigilanza
svogliata e l’ignoranza sono le spade con cui questi nemici ci feriscono e
ci battono.
Bisogna fare perciò una netta distinzione in noi stessi. C’è in noi una parte
inferiore che è bestiale e ci fa guerra continua e tenta di staccarci da Dio;
dobbiamo combatterla con decisione e costanza, con atti di penitenza e
con un ostile di vita forte, in modo che rimanga sempre soggetta alla
ragione, e la giustizia e la purità di cuore abbiano sempre il comando
delle azioni virtuose, e perfino le avversità diventino occasioni utili per
accrescere la gloria di Dio. Cristo infatti dice: «Beati coloro che soffrono
persecuzioni per la giustizia. Di questi è il regno dei cieli» [Mt 5,10].
Questa giustizia ed i suoi atti sono la moneta con cui si compra la vita
eterna.
Con queste virtù facciamo l’uscita, della quale parla il Maestro nella sua
parabola.
CAPITOLO 24
Il Regno dell’Anima
Chi vuole acquistare e proteggere queste virtù deve disporre la sua anima
a guisa d’un regno.
Regina del regno sarà la volontà libera per sua natura e ancora più per la
grazia che l’inonda.
Corona della regina sarà la carità, ma l’investitura e il governo vengono
direttamente dall’Imperatore Supremo e Re dei re.
Il palazzo della regina – la volontà – sta nella capitale del regno, che è la
facoltà concupiscibile dell’anima.
Il manto della regina è diviso in due zone: a destra c’è la virtù divina,
dono dello Spirito Santo, con cui la volontà potrà superare tutti gli
ostacoli e dimorare nel palazzo dell’Imperatore, dinanzi al Quale, con
sviscerato amore, piega il capo coronato, poiché è opera della carità, che
ella abbia la corona e il regno. La parte sinistra del manto simboleggia la
virtù della fortezza, con la quale la regina frena e azioni disordinate,
esercita le virtù e governa con autorità.
Consiglieri, scelti tra i più sapienti del regno, sono la scienza e il
discernimento, illuminato dalla grazia. Essi abitano presso la regina, nel
suo palazzo; sono rivestiti con l’abito della moderazione, perché la regina
non faccia nulla e non ometta nulla senza previa ponderazione.
La regina nominerà giudice del suo regno la stessa giustizia; e questa è
virtù divina, deriva dalla carità e ha un ruolo principale tra le virtù