Page 23 - Lo Splendore delle Nozze Spirituali
P. 23
È per questa triplice castità che si elimina il settimo vizio capitale che è la
lussuria. La quale importa l’abbandono di Dio e il godimento illecito di
cose create, o anche solo l’indugio del cuore nel suo desiderio. Non
intendo però includere in questi desideri quei movimenti repentini degli
istinti, che nessuno può evitare, perché si verificano prima che la ragione
li conosca.
Vale la pena aggiungere qui che la purità di spirito conserva l’uomo
simile a Dio, libero dalle creature, incline, dedito e unito a Dio. La castità
del corpo viene paragonata sia al candore del giglio, sia alla purezza
angelica; per la lotta poi che esige contro la libidine, è rassomigliata al
rosso della rosa e alla dignità dei martiri. Anzi, quando questa lotta è
accettata e combattuta per la gloria e per l’onore di Dio, allora si ha la
perfetta castità, e viene paragonata all’eliotropio, che è una pietra di
speciale decoro e ornamento.
La castità del cuore accresce la grazia di Dio; per essa meditiamo,
esercitiamo, conserviamo, coltiviamo le virtù. Essa tiene raccolti e rafforza
i sensi esterni, mentre, all’interno, frena e doma gl’istinti brutali. È il
decoro e l’ornamento dell’uomo interiore; chiude il cuore alle cose terrene
e ai fallaci allettamenti, mentre lo apre alle cose celesti e alla verità. Perciò
Cristo dice: «Beati i puri di cuore; essi vedranno Dio» [Mt 5,8]. Nella
quale visione è compresa la gloria eterna, la nostra mercede e il nostro
ingresso nella felicità eterna. perciò bisogna coltivare la sobrietà,
conservare sempre la temperanza, e bisogna guardarsi da compagni e
occasioni nelle quali la purezza dell’anima o del corpo possa essere
macchiata.
CAPITOLO 23
I tre nemici da superare con la Giustizia
Se vogliamo raggiungere e conservare le virtù di cui abbiamo parlato e
sbaragliare i vizi che sono loro contrari, dobbiamo essere ripieni di
giustizia, e la dobbiamo coltivare con cuore puro, fino all’ultimo respiro.
Abbiamo infatti contro di noi tre nemici potenti, che dappertutto e in
molti modi ci fanno guerra. E, se facciamo pace anche con uno solo di
loro e gli diamo ascolto, veniamo totalmente sconfitti, perché essi sono
sempre, tutti e tre, in accordo completo tra loro. I tre nemici sono: il
demonio, il mondo, la carne; e quest’ultima, poiché fa parte di noi stessi, è
il nemico più pernicioso e mortale. Per di più i nostri stessi istinti sono le
armi con le quali i nostri avversari ci combattono; infatti, mentre l’ozio,
l’indolenza e il nostro scarso interesse per le virtù e per l’onore di Dio