Page 10 - Libretto della Vita Perfetta
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trapassati in un’altra forma e in un’altra gloria e in un’altra potenza. Che cos’è
                  mai l’altra forma estranea se non la divina natura e la divina essenza nella quale
                  essi si dileguano e che li dilegua in sé, per essere la stessa cosa? Che cos’è allora
                  un’altra gloria se non essere trasfigurati e glorificati nella luce sussistente che è
                  inaccessibile?  Che  cos’è  dunque  un’altra  potenza  se  non  che  dalla  stessa
                  sussistenza [divina] e dalla stessa unità sono date all’uomo una forza divina e
                  una potenza divina di fare e lasciare tutto ciò che conviene alla sua beatitudine?
                  E così l’uomo è disfatto dell’uomo, come s’è detto.
                  Il discepolo: È possibile ciò nel tempo?

                  La Verità: La beatitudine di cui si è parlato può essere conseguita in una duplice
                  maniera. Una maniera è secondo il grado più perfetto, che è al di sopra di ogni
                  possibilità,  e  ciò  non  può  essere  in  questo  tempo;  poiché  alla  natura  umana
                  appartiene il corpo, la cui molteplice pressione vi si oppone. Ma, prendendo la
                  beatitudine secondo una comunicazione parziale, è possibile, e tuttavia sembra
                  impossibile a molti uomini. E ciò non è irragionevole, perché nessun pensiero
                  né  ragione  vi  possono  pervenire.  Dice  bene  un  testo  che  si  trova  un  pugno
                  d’uomini, separati e sperimentati nella vita spirituale, che sono di spirito così
                  puro  e  deiforme  da  avere  in  loro  le  virtù  secondo  una  divina  somiglianza;
                  perché  sono  liberati  dalle  immagini  e  trasformati  nell’unità  del  primo
                  esemplare,  e  arrivano  in  qualche  modo  al  pieno  oblio  della  vita  caduca  e
                  temporale, e sono trasformati nell’immagine divina e sono uno con lui. Ma là
                  sta  pure  scritto  che  ciò  appartiene  solo  a  quelli  che  hanno  posseduto  questa
                  beatitudine nel più alto grado, ossia ad alcuni uomini, pochi e i più devoti, che
                  vanno ancora con il corpo nel tempo.


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                                   Le alte e utili questioni che la Verità
                                 gli risolvette per mezzo dell’immagine

                                           di un uomo abbandonato


                  Dopo di ciò venne al discepolo il desiderio di sapere se vi fosse in qualche paese
                  un simile uomo  nobile e abbandonato, preso  veramente  per Cristo, per farne
                  conoscenza in  Dio  e  venire  a un familiare  colloquio  con lui. E, mentre  era in
                  questo fervore, si sprofondò in se stesso e, nella sospensione dei suoi sensi, gli
                  sembrò di essere condotto in un paese spirituale. E là vide librarsi tra cielo e
                  terra un’immagine, come se fosse l’immagine di un uomo vicino a una croce, in
                  aspetto  benevolo,  e  due  categorie  di  uomini  gli  giravano  intorno  e  non  si
                  avvicinavano;  gli  uni  guardavano  l’immagine  solo  interiormente  e  non
                  esteriormente,  gli  altri  all’esterno  e  non  nell’interno,  e  gli  uni  e  gli  altri  si
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