Page 42 - La vera religione
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termini, l’affrancamento in virtù della giustizia, la servitù in conseguenza del
                  peccato .

                  C’è bellezza anche nella pena del peccato.
                  41. 77. L’uomo esteriore viene meno o per i progressi di quello interiore o per
                  proprio difetto. Nel primo caso lo fa in modo da migliorare l’insieme che
                  viene ricostituito nella sua totalità e da essere restituito, al suono dell’ultima
                  tromba  ,  alla  sua  originaria  integrità,  per  non  più  corrompersi  né
                  corrompere. Nel secondo caso, invece, precipita in mezzo alle bellezze più
                  corruttibili, cioè nell’ordine delle pene. Non meravigliamoci che le chiami
                  ancora “ bellezze ”; infatti non vi è nulla che, in quanto rientra nell’ordine,
                  non sia bello, perché, come dice l’Apostolo, ogni ordine viene da Dio . Bisogna
                  riconoscere che un uomo che piange è migliore di un vermiciattolo felice;
                  pur  tuttavia  con  animo  sincero  potrei  tessere  un  ampio  elogio  del
                  vermiciattolo, considerando lo splendore del suo colore, la forma ben tornita
                  del corpo, la proporzione fra le parti anteriori e quelle mediane e fra queste e
                  quelle posteriori, la tendenza all’unità che esse conservano, pur nell’umiltà
                  della loro natura: non c’è nessuna parte nel vermiciattolo che non trovi piena
                  corrispondenza  nell’altra.  Che  dire  poi  del  principio  vitale  che anima il
                  modo di modularsi del suo corpo, di come lo fa muovere ritmicamente, di
                  come  gli  fa  ricercare  ciò  che  gli  è  confacente, di come gli fa superare  o
                  prevenire, per quanto può, gli ostacoli e di come, riportando tutto al solo
                  istinto di conservazione, lascia intravedere in maniera molto più evidente del
                  corpo quell’unità che fa essere tutte le cose? Eppure parlo di un qualsiasi
                  vermiciattolo vivo. Molti hanno pronunciato le lodi della cenere e dello
                  sterco in modo ampio e con grande verità. Perché allora meravigliarsi se dico
                  che l’anima dell’uomo - migliore di ogni corpo, dovunque sia e come che sia
                  - appartiene all’ordine delle bellezze e che dalle sue pene scaturiscono altre
                  bellezze, pur trovandosi, nella sua miseria, dove conviene che stiano i miseri
                  anziché i beati?.

                  41. 78. Non lasciamoci ingannare da nessuno. Tutto ciò che è giustamente
                  oggetto di disprezzo, è rifiutato rispetto a ciò che è migliore. Ogni natura,
                  per quanto ultima o infima, è a buon diritto degna di lode in confronto al
                  nulla. Ed allora nessuno sta bene, se può star meglio. Perciò per noi, se può
                  essere  bene  rimanere  con  la  verità  stessa, è  male  rimanere  con una sua
                  traccia qualsiasi e, dunque, ancora peggio con ciò che resta di una traccia,
                  come avviene quando ci attacchiamo ai piaceri della carne. Cerchiamo di
                  vincere  quindi  sia  le  lusinghe  che  le  molestie  di  questa  cupidigia:
                  sottomettiamo questa dimensione effeminata, se siamo uomini. Se siamo noi
                  a comandare, anch’essa diventerà migliore e non si chiamerà più cupidigia
                  ma temperanza; se invece è essa a comandare e noi le andiamo dietro, si
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