Page 22 - La vera religione
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rende conto invece che è trascinato dalla concupiscenza degli occhi e che
vuole andare oltre il mondo con questo mondo. Pertanto non si avvede che
si tratta dello stesso mondo, dal momento che, con il suo ingannevole modo
di pensare, ne ha esteso all’infinito la parte più luminosa. Tutto ciò si può
fare con la massima facilità non solo per questa luce, ma anche per l’acqua, il
vino, il miele, l’oro, l’argento e anche per la carne, per il sangue, per le ossa
di qualsiasi animale e per altre cose di questo genere. Tra le realtà corporee
infatti non c’è nessuna che, anche quando ne sia stato visto un solo
esemplare, non possa essere moltiplicata all’infinito col pensiero; oppure
che, vista in un piccolo spazio, non possa essere estesa all’infinito dalla
medesima capacità di immaginazione . Ma, se è cosa facilissima maledire la
carne, cosa molto difficile invece è non giudicare secondo la carne.
La dispersione nel divenire.
21. 41. È dunque per questa perversione dell’anima, che scaturisce dal
peccato e dalla pena, che ogni realtà corporea diviene, come dice Salomone,
vanità di uomini vani e tutto è vanità: quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno
per cui fatica sotto il sole? . Non per niente infatti è stato aggiunto di uomini
vani, perché, se togli costoro, che inseguono le cose più basse come se fossero
le più alte, la creatura corporea cesserà di essere vanità e, nel suo genere,
mostrerà una bellezza senza alcun difetto, benché minima. La molteplicità
delle bellezze temporali, infatti, ha dilacerato, attraverso i sensi carnali,
l’uomo distaccatosi dall’unità con Dio e, con la sua instabile varietà, ne ha
moltiplicato i desideri: da qui è scaturita una faticosa abbondanza e, se si
può dire, una copiosa povertà, per cui egli persegue ora una cosa ora l’altra,
senza che niente resti con lui. Così, dopo il tempo del frumento, del vino e
dell’olio, egli si è disperso, in modo che non ritrova più se stesso , cioè la
natura immutabile ed unica seguendo la quale non errerebbe e,
raggiungendola, non proverebbe più dolore. Di conseguenza, sarà redento
anche il suo corpo e non si corromperà più . Ora, invero, un corpo
corruttibile appesantisce l’anima e la dimora terrena grava la mente che
corre dietro a molti pensieri , perché la bellezza dei corpi, per quanto di
minimo grado, viene coinvolta nell’ordine della successione temporale. Essa
è in grado minimo perché non può possedere tutte le cose insieme, ma,
mentre alcune vengono meno ed altre subentrano al loro posto, tutte
contribuiscono a comporre in un’unica bellezza l’armonia delle forme
temporali.
La mutabilità delle cose non è un male.
22. 42. E tutto ciò non è male perché passa. Anche un verso nel suo genere è
bello, sebbene in nessun modo sia possibile pronunciare insieme due sillabe.
Infatti si può pronunciare la seconda solo se la prima è già passata, e così di