Page 62 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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mezzo della discrezione. Osserva in che modo tutte le virtù cerchino la
                  discrezione, per non perdere addirittura il nome di virtù.


                                            Capitolo LXVII


                                 In che modo sorga tardi la discrezione

                  Dunque questo è quel Giuseppe che certo nasce tardi, ma dal padre è
                  amato più degli altri. Chi infatti, ignora che il vero bene dell’anima non
                  può  essere  acquistato  senza  la  discrezione  e  senza  di  essa  non  può
                  nemmeno essere conservato? È singolarmente amata quella virtù senza
                  la  quale  non  si  raggiunge  nessun’altra,  senza  la  quale  nessun’altra  è
                  resa  perfetta  e  conservata.  Assai  tardi  meritiamo  di  ricevere  questo
                  figlio  perché  non  senza  un  lungo  uso  e  non  senza  molti  tentativi
                  veniamo  condotti  alla  perfezione  della  discrezione.  È  necessario
                  innanzitutto  esercitarsi  nelle  singole  virtù  e  sperimentare  ciò  che  noi
                  possiamo  compiere  in  ciascuna  di  esse  e  raggiungere  la  più  chiara
                  conoscenza  possibile  di  ciascuna  e  giudicare  ragionevolmente  di
                  ognuna. Noi possiamo imparare molte cose della discrezione, leggendo
                  e ascoltando o traendole dal buon senso della nostra ragione: mai però
                  possiamo  raggiungerne  una  piena  conoscenza  senza  il  magistero
                  dell’esperienza. Chi  deve  giudicare di  tutti, deve venire dopo tutti. È
                  necessario innanzitutto che ci diamo molto da fare nel dedicare un’as-
                  sidua ricerca delle singole virtù e mentre facciamo ciò è inevitabile che
                  noi cadiamo molto spesso: bisogna dunque risorgere spesso e imparare
                  dalle  frequenti  cadute  con  quanta  vigilanza,  con  quale  cautela
                  dobbiamo  acquistare  e  custodire  il  bene  della  virtù.  Così  mentre
                  impariamo  da  un  lungo  impegno  la  disciplina  della  virtù,  allora  la
                  mente a lungo esercitata viene condotta a una perfetta discrezione nel
                  valutare  i  costumi  e  si  rallegra  giustamente  come  della  nascita  di
                  Giuseppe. Prima della sua nascita i suoi fratelli fanno ogni cosa senza
                  discrezione e di quanto presumono oltre misura delle loro forze di tanto
                  cadono nella deformità e nella rovina. Viene da ciò come abbiamo già
                  detto che Dina nasce dopo di loro perché spesso la confusione si unisce
                  alla turpe caduta del pudore. Ma dopo la nascita di Dina ed anzi quasi
                  per la vergogna della confusione i suoi fratelli scoprono e imparano per
                  esperienza  che  non  c’è  niente  di  meglio  del  comportarsi  secondo
                  ragione: Perché è migliore un uomo prudente di un uomo forte (Prov.
                  16,32). L’uomo prudente infatti parla nella vittoria (Prov. 21,28) e chi
                  agisce in ogni cosa con senno non si pentirà in eterno. Quando dunque
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