Page 61 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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possedere. Giuda e Zabulon dunque superano gli altri fratelli per la
grandezza del loro comando; d’altra parte non possono affatto
estenderlo fino alla misura propria di Ruben. Ruben infatti precede tutti,
lui che, primo, lascia di gran lunga indietro tutti gli altri. Tutto ciò che
gli uomini amano, sperano, odiano, ciò di cui solitamente si dolgono o
di cui gioiscono, genera da sé molte ragioni di timore. Spesso infatti
troviamo ragione di temere di una cosa che amiamo. Tante sono le
occasioni di timore che essa può dare quanti sono i modi in cui può
essere perduta. Ruben dilata dunque ampiamente il suo regno, e gliene
offre la forza non solo la molteplicità delle cose sconosciute, ma anche
la mutevolezza di quelle che si conoscono. Di che cosa infatti io posso
essere sicuro, se non ho niente che non posso perdere? Poiché dunque il
timore si diffonde più ampiamente di tutti gli altri affetti, a ragione
Ruben si presenta più grande nel comando rispetto ai fratelli. Ed il
padre gli comanda di non crescere, ma solo allora quando come acqua
era traboccato, quando era già salito sui letto del padre, contaminandolo:
Ruben — disse — primogenito mio e mia forza, principio del mio
dolore, primo nei doni e maggiore nel comando, sei traboccato come
acqua, non crescere, poiché sei salito sul letto di tuo padre,
contaminandolo (Gn. 49,3-4). Ecco quanto male fece Ruben poiché
crebbe oltre la misura. Presto si incorre in un grande pericolo se il
nostro timore non è limitato dalla discrezione.
Capitolo LXVI
In che modo le virtù si cambiano in vizio
se non sono moderate dalla discrezione
Dobbiamo ritenere che gli altri affetti diventino pericolosi se non li
freniamo dentro limiti dell’equità. Possiamo facilmente vedere quanto
sia dannoso che il dolore e la speranza sorpassino la misura da ciò che
si è detto sopra di Levi e di Simeone dei quali dice la Scrittura per
bocca di Giacobbe: Maledetto il loro furore, perché è violento e la loro
indignazione perché è aspra (Gn. 49,7). Debbono essere custoditi con
prudenza nei riguardi di tutti, perché non solo siano ordinati, ma anche
moderati. Un eccessivo timore spesso infatti cade nella disperazione, un
eccessivo dolore nell’amarezza, una speranza smodata nella
presunzione, un amore superfluo nell’adulazione, una gioia senza
fondamento nella dissoluzione, un’ira non temperata nel . furore. In
questo modo le virtù si tramutano in vizi, se non sono moderate per