Page 55 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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ma in consiglio con loro non venga l’anima mia. O uomini inconsulti
                  che presumono di fare ciò che non è loro possibile e perdono anche ciò
                  che  avrebbero  potuto  fare!  In  consiglio  con  loro  non  venga  dunque
                  l’anima mia e nelle loro adunanze non sia la gloria mia. Non è buona
                  gloria camminare tra grandi cose e meravigliare al di sopra di se stessi,
                  quasi ci si potesse gloriare del proprio valore. Non è buona, dico, una
                  gloria cosiffatta. Nelle loro adunanze non sia la mia gloria. Poiché, dice
                  la Scrittura, nel furore uccisero l’uomo, e per loro volontà abbatterono
                  il muro (ibidem).


                                             Capitolo LVIII


                           In che modo per una afflizione eccessiva la mente
                                  è limitata talvolta fino all’impudenza


                  Che cosa si deve intendere per uomo, se non il vigore della mente? E
                  che altro per muro se non la disciplina del corpo? Allora l’amante di
                  Dina  senza  dubbio  perisce  di  spada,  quando  per  l’eccesso  dell’af-
                  flizione  il  vigore  della  mente  viene  meno  a  tal  punto  che  non  può
                  moderarsi nemmeno per un umano pudore dai suoi eccessi. Ed il muro
                  viene fatto crollare, quando, per una smodata astinenza, il rigore della
                  precedente  disciplina  viene  vanificato.  Ma  questo  c’è  soprattutto  di
                  notevole in tali combattimenti, anzi di detestabile più di ogni cosa, che
                  non si placano nemmeno per il consiglio di qualche uomo prudente, ed
                  anzi  non  cedono  nemmeno  alla  loro  propria  esperienza,  nemmeno
                  quando cominciano a venir meno nel corpo ed a corrompersi nel cuore.
                  La loro ostinazione è come colpita dal giavellotto quando ad essi si dice
                  per  bocca  di  Giacobbe:  Maledetto  il  loro  furore,  poiché  è  smodato,
                  maledetta la loro indignazione, poiché è aspra (Gn. 49,7).
                  Grande  è  la  loro  ostinazione,  ma  non  minore  la  loro  follia  che  può
                  essere  trattenuta  dall’impeto  del  suo  corso,  dalla  deviazione  del  suo
                  errare solo mediante il freno della impossibilità. Ecco come hanno com-
                  battuto  quei  vasi  di  guerra  e  di  iniquità,  ecco  quanto  fanno  e  quanto
                  avviene  per  Dina.  Per  Dina  i  maschi  sono  circoncisi  e  per  lei  i
                  circoncisi sono uccisi. Tutto ciò per Dina, tutto ciò per il pudore umano.


                                              Capitolo LIX

                       Un ordinato pudore non è buono se non è anche moderato
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