Page 51 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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adirare, come ci si debba indignare, come ciascuno debba riprendersi e
biasimarsi quando si rende conto di aver disonorato la sua coscienza per
la vanagloria. Ci si deve dunque, per sanare il male della mente, porre
davanti agli occhi la propria debolezza e richiamare alla memoria le
proprie colpe senza le quali nessuno passa questa vita e meditare
attentamente come si sia stati disonesti nell’operare, indegni nel parlare,
immondi nel pensare, affinché si possa chiaramente comprendere come
possano essere trovati nei propri costumi elementi che giustamente deb-
bono essere tagliati via, se si vuole raggiungere la gloria nella verità e
non nell’impudenza. Il meditare in tal modo le condizioni di una
riparazione cos’altro è se non stabilire un patto di circoncisione con il
Figlio di Emor? Infatti dire: recidi la vergogna dei tuoi costumi, è dire
circoncidi il prepuzio dei tuoi maschi. Non potrai altrimenti
impudentemente gloriarti, significa dire: non potrai unirti a Dina. Se
infatti la gloria di Sichem è una degna verecondia, la gloria impudente è
una gloria senza verecondia, cioè Sichem senza Dina. Le inveterate
consuetudini infatti che sono difficilmente superate sono indicate per
mezzo del sesso mascolino. Questi sono i maschi che i fratelli di Dina
volevano fossero circoncisi; testimonia infatti la Scrittura che proposero
la condizione della circoncisione di Sichem con intenzione ingannevole.
Ecco come possiamo facilmente comprendere che in nessun modo si
disponevano a dare la loro sorella a un tale marito, e, benché avessero
potuto soddisfare a quanto si era convenuto, tuttavia essi non lo giudi-
cavano degno di un tale matrimonio. Se potessimo tagliare via
radicalmente i nostri difetti dalla nostra vita ed essere completamente
mondati, tuttavia dovremmo gloriarci non dei nostri meriti, ma soltanto
nel Signore. E per questo forse fratelli di Dina proponevano a lui dure
prove, perché disperasse della sua unione con la sorella. Ma Sichem era
ben preparato a tutto e cioè a sostenere qualsiasi difficoltà, piuttosto che
essere separato dalla amata Dina. E accade certo spesso ciò che
abbiamo detto sopra, cioè che quei difetti che non abbiamo potuto
togliere dall’animo quando ci disponevamo a farlo in nome di Dio,
possiamo, facilmente rimuoverli quando temiamo di incorrere per causa
loro nel disonore.
Capitolo LIV
In che modo o con quanta cautela sia necessario cambiare
intenzione e non abbandonare l’onestà nei costumi