Page 32 - La preparazione dell’anima alla Contemplazione
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sarà rimesso (Lc. 6)? Chi tanto facilmente, chi con tanta sincerità
d’animo, seppe perdonare le ingiurie ricevute quanto colui che imparò
più a gioire che a rattristarsi dei tormenti del corpo? Come non
potrebbe amare i nemici e perdonare loro volentieri, visto che gli
procurano ciò che desidera?
Pertanto ha misericordia più che del suo corpo, dei propri persecutori,
affinché sia sempre di nuovo beato: Beati infatti i misericordiosi,
perché verso di essi sarà usata misericordia (Mt. 5,7).
Oh uomo degno di gloria, o tre volte, quattro volte beato! Beato per la
fame di giustizia; beato per la passione volontaria; beato per la
mansuetudine; beato per la compassionevole misericordia. Come i beati
che sono bruciati ed hanno sete di giustizia; come i beati che per essa
affrontano la persecuzione; così nondimeno beati i miti, beati i
misericordiosi. E questo nostro Aser, affinché sia veramente e piena-
mente beato, ardentemente assetato di giustizia, per essa volentieri
sopporta il dolore senza ira e con naturalezza è misericordioso. Sebbene
infatti abbia molta fame del pane della giustizia, rifiuta di cibarsi di
esso, se non sia cosparso dell’olio della misericordia. Infatti dalla
continua affluenza di ricchezze che ha in abbondanza, dalle spoglie dei
nemici per la abituale vittoria, è diventato molto raffinato; né infatti per
lui ha sapore alcun pane, per quanto scelto, se non sia cosparso di olio,
si che di lui la Scrittura chiaramente dice: Il pingue pane di Aser (Gn.
49,20). Chi, credi, possiede in abbondanza grazie come lui, si che può a
buon diritto salmodiare: Nella via della tua testimonianza sono stato
rallegrato, come in tutte le ricchezze (Sal. 118,14)?
Capitolo XXXV
La raccomandazione della perfetta pazienza
Aser abbonda della ricchezza delle consolazioni spirituali, quanto in
abbondanza possiede le delizie delle gioie spirituali, le cui ricchezze
non vengono diminuite dalle avversità ma piuttosto accresciute, le cui
delizie nessun tormento può turbare. Infatti quanto più duramente
dall’esterno è oppresso, con tanta più letizia all’interno si gloria. Queste
sono quelle delizie, delle quali tanto hanno sete, che con tanta gioia
ricevono, non dico i poveri o gli indegni, ma anche gli stessi re o
principi. Sarei mentitore, se queste cose non, dicesse di lui la stessa
Scrittura: Aser, il suo buon pane, offrirà delizie anche ai re (Gn. 49,20).
Di questo, crediamo, con gioia si cibano, e si compiacciono